Bari-Lumezzane non verrà ricordata di certo come la partita del tutto esaurito. Il match di Tim Cup, che ha visto gli uomini in biancorosso avere la meglio dell'avversario dopo i calci di rigore, si è disputata in uno spoglio 'San Nicola', tornato a riaccendere i suoi riflettori su una squadra che, come minacciato a più riprese dai suoi sostenitori, non godrà quest'anno del solito apporto della tifoseria, inviperita, delusa e allo stremo delle forze per una gestione sciagurata e per una proprietà sempre più lontana dai sogni e dalle necessità sportive di una piazza che, numeri alla mano, meriterebbe ben altri palcoscenici.

Il dato dei presenti ieri alla stadio si è fermato a 2498 spettatori. Un piccolo record se si tiene presente la diserzione  paventata dalla gente sui social network nei giorni scorsi. Ma i numeri - testimoni oculari di un'amore che, nonostante tutto, non muore mai - sono arrivati dai nostri contatori: il nostro Live della gara, partito ovviamente in concomitanza con la partita, ha sfondato il muro delle 40.000 visite. Un dato inequivocabile, che riportiamo solo per dare prova ed ulteriore forza a concetti già ampiamente espressi e sviscerati in questi anni: il popolo barese ama la sua squadra, anche ad agosto e anche nei suoi momenti peggiori, e con una società più allegra sarebbe capace di tutto, anche di riempire la propria tana in partite di Tim Cup contro avversari pressochè sconosciuti. 

Purtroppo, però, la realtà resta questa: tifosi a casa, pochi intimi al 'San Nicola', e uno strappo tra la città e la società calcistica ormai impossibile da ricucire. Ma questo, come magari poteva pensare qualcuno, non significa che il popolo barese non ami più la sua creatura. Si, sua. Il Bari appartiene a chi lo vive in maniera viscerale da anni, decenni, e per nulla al Mondo vi rinuncerebbe. E la dimostrazione, ancora una volta, è arrivata ieri sera in occasione di Bari-Lumezzane: stadio vuoto ma computer, tablet e smartphone connessi ad internet per seguire ogni istante di una gara che, francamente e a prescindere dai proplemi, non avremmo mai pensato che avesse potuto attirare così tante persone.  

Registrare oltre 40.000 ingressi diversi per la diretta testuale di una partita di mezza estate contro una formazione dallo zero appeal come il Lumezzane, deve fare riflettere, soprattutto la società. Immaginiamo se, al posto dello stesso Lumezzane ci fosse stata una formazione di grido, magari della nostra serie A, e magari per una partita proprio della massima serie. Apriti cielo: stadio pieno e contatori, almeno i nostri, sbancati. 

Ma è tutto così inutile, e il rammarico, credeteci, e forse soprattutto il nostro, che lavoriamo h24 dietro una squadra che, al di la dei suoi effettivi componenti (i giocatori, sempre da applausi), mostra crepe e smagliature ormai difficili da guarire. 

Durante i mesi dell'estenuante trattativa tra la famiglia Matarrese e il gruppo capitanato da Paolo Montemurro, l'audience del nostro portale ha raggiunto, inevitabilmente, numeri da capogiro, che hanno testimoniato ancora una volta l'interesse e la voglia della piazza di vedere stravolti i quadri dirigenziali del club, ancora in mano ai soliti noti. Incredibilmente, però, i click per Bari-Lumezzane hanno di gran lunga superato quelli registrati per articoli ed interviste legate alla trattativa societaria. Una dimostrazione d'attaccamento impressionante. E a chi dice ancora che il barese deve andare allo stadio per dimostrare il proprio attaccamento, gli rispondiamo con garbo, e provocazione: il San Nicola cade a pezzi, e la voglia di andarci a gridare dentro inizia comprensibilmente a mancare dopo anni di delusioni, culminati con la vergognosa parentesi legata al calcioscommesse, di cui desidereremmo non parlare nemmeno più. Ma il barese, il tifoso biancorosso, è lì, che vive solo per lei, per la stella del Sud. Anche durante una partita dallo zero appeal. Questa è Bari, questi sono i suoi tifosi, e questo siamo anche noi: inossidabili, sempre sul pezzo nonostante, il pezzo, sia ormai colmo di buche grandi come burroni...

Sezione: Focus / Data: Lun 12 agosto 2013 alle 10:30
Autore: Andrea Dipalo
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