I biancorossi avrebbero meritato maggior fortuna ma i tre punti non sono arrivati. Il gol subito, martedì, nella prima frazione, ha fatto sì che il Pescara si chiudesse ancor di più, senza preoccuparsi di ripartire o di costruire azioni manovrate. Un penalty, quello messo a segno dai pescaresi, che è diventato il quarto fischiato contro il Bari nelle prime 11 giornate di campionato. Protagonista in negativo è stato questa volta Rossini, che si è lasciato sfuggire Melchiorri ed è stato costretto ad atterrarlo.

Un altro penalty era arrivato sabato scorso contro il Varese, rigore realizzato da Lupoli e concesso dall'arbitro Manganiello per un intervento in ritardo di Defendi su Falcone; fallo molto simile a quello commesso dal numero 25 biancorosso contro il Catania, quando nella ripresa atterrò Marcelinho, inducendo il signor Candussio ad assegnare la massima punizione. In quella gara furono addirittura due i rigori contro il Bari, anche se in occasione del primo, un'ostruzione di Sciaudone su Martinho, la decisione dell'arbitro era apparsa decisamente severa.

I galletti sono primi nella speciale classifica dei rigori a sfavore, al pari di Brescia, Varese e Latina, segno di un eccesso di foga e di ingenuità quando si vanno a contrastare gli avversari all'interno dei 16 metri; basti pensare ai due interventi di Defendi, arrivati in ritardo e senza possibilità di raggiungere il pallone, o il placcaggio di Rossini su Melchiorri. La speranza è di interrompere questo trend negativo già da sabato contro la Pro Vercelli.

Sezione: Focus / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 09:30
Autore: Davide Rega
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