La notizia è che domenica il Bari si presenterà al Bentegodi di Verona con un umore decisamente migliore rispetto a quello dell'Hellas. Impensabile sino a due settimane fa, quando gli scaligeri scherzavano lo Spezia e qualche chilometro più a sud, a Latina, Stellone consumava l'ultima esperienza alla guida dei biancorossi. 

Se possiamo definire prevedibile una pronta reazione dei pugliesi, altrettanto non si può dire del clamoroso tracollo che il Verona ha registrato negli ultimi nefasti 180'. In appena due gare la squadra di Pecchia ha perso l'imbattibilità casalinga (prima sconfitta in casa contro il Novara, 0-4) e ha scoperto una difesa colabrodo (9 gol subiti nelle ultime due contro le sole 10 reti incassate nelle prime tredici); come se non bastasse ha anche perso il saldo controllo del primato, ora condiviso con l'ambizioso Frosinone

Che sia una fase di appannaggio momentanea o un problema psicologico frutto dell'errata convinzione di aver vinto con mesi di anticipo il torneo, il Verona di domenica potrebbe affrontare il Bari con maggior timore rispetto alle precedenti previsioni. Specie alla luce degli ultimi tracciabili progressi dei biancorossi, più spigliati e concreti contro il Carpi. Il bagaglio tecnico degli scaligeri è superiore ad ogni squadra di B, ma il calo dei big - Pazzini a parte - è finito nell'occhio del ciclone e il Bari avrà l'arduo compito di deprimere sin da subito l'Hellas per provare a conquistare la posta.
Colantuono, dal canto suo, andrà a caccia di un colpaccio che potrebbe definirsi decisivo ai fini della rincorsa Serie A di una squadra che più che di punti necessita di fiducia e continuità. Necessita di due vittorie consecutive, queste sconosciute.

Sezione: Focus / Data: Lun 21 novembre 2016 alle 10:00
Autore: Marco Fornaro
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