Il mercato imbastito dal Bari nel corso della finestra invernale, con il reparto avanzato al centro del piano di ristrutturazione, aveva lasciato presagire che il percorso in biancorosso di Riccardo Maniero si sarebbe complicato a stretto giro di posta. In pochi però avrebbero ipotizzato un ridimensionamento così radicale.

Facile pensare che con l'arrivo di un pezzo da novanta come Floro Flores, le chance di vedere dal 1' minuto il tanker campano si sarebbero inevitabilmente assottigliate. La concorrenza agguerrita di Raicevic non sembrava peraltro facile da surclassare. Fatto sta che le apparizioni di Maniero sono state gradualmente smussate fino a ridursi all'osso: circa 90 i minuti racimolati nelle ultime nove partite. Un bagaglio modico che lascia in dote una riflessione legata alle modalità con cui il diciannove biancorosso sia finito in coda alle gerarchie del mister . 

Certo è che le "colpe" di tale involuzione non sono unicamente imputabili ai compagni di reparto. A Maniero è stato infatti contestato di sovente lo scarso killer instinct. E non è un caso che, in poco più di due mesi, la sua soglia realizzativa sia stata quasi eguagliata dal tandem Floro-Galano (rispettivamente 4 e 5 gol all'attivo).

Ma al di là del mero dato numerico ciò che spinge Colantuono a percorrere la via nuova abbandonando la vecchia è la capacità d'incidere nella giocata, approcciare la partita e sovvertirne gli esiti. Skill che gli innesti recenti hanno fatto proprie e che Maniero non sembra poter più garantire. Più che concrete dunque le possibilità di vedere l'attaccante 30enne vestire una nuova casacca a partire dalla finestra estiva.

Sezione: Focus / Data: Mar 28 marzo 2017 alle 12:30
Autore: Ivan Barnabà
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