Una recente statistica ha evidenziato come, quella del Bari, sia fra le rose più mature della Serie B. Il dato, in riferimento all'età media dei calciatori fin qui impiegati da Stellone, ben evidenzia con le sue oltre 26 primavere (il Brescia, per dirne una, non sconfina nemmeno nei 23 anni) l'esperienza di una squadra che, proprio sui calciatori dal più lungo curriculum, sta per il momento fondando le sue altalenanti fortune. Un'ossatura, quella dei cosiddetti veterani del prato verde, che non lascia indenne alcun reparto esprimendo responsi convinti, in controtendenza con la scorpacciata giovanile che, fino a qualche tempo fa, contraddistingueva le rose biancorosse.

DIFESA - Cambiano gli interpreti al suo fianco, ma la guida resta sua. Valerio Di Cesare, 33 anni, ha ancora la forza atletica per mettere tutti alle sue spalle. Anzi, si direbbe che col tempo l'ex difensore di Torino e Vicenza sia persino migliorato, smussando qualche intervento di troppo che lo aveva reso tra i difensori più duri e fallosi delle principali serie professionistiche. Oggi Di Cesare è un calciatore in grado di costruire l'azione, di dar serenità al reparto e guidare i più giovani. Lo aiuta, a tratti, Mattia Cassani, suo coetaneo, pochi mesi più giovane. Il terzino, alternato con Daprelà, sta dando il suo contributo. E si attende il pieno recupero di Moras, 35 anni e centinaia di presenze in massima serie.

CENTROCAMPISTI - Era sul mercato, pronto a lasciare Bari fino a parere contrario puntualmente arrivato da Stellone. Francesco Valiani si è convertito ad interprete ideale di un 4-4-2 che su di lui (e Fedele) poggia neuroni e doti di recupero. L'eterna giovinezza di Valiani ha il peso anagrafico dei 35 anni suonati (36 a fine mese), ma anche e soprattutto la freschezza di spirito dei calciatori più affamati. Lui su tutti in un reparto che contempla anche i 29 anni di Basha, e i 28 del brasiliano Martinho.

ATTACCANTI - Fa meglio di tutti, da ormai diverse settimane a questa parte, il più anziano della compagnia. Franco Brienza, a 37 anni, è cuore, talento e gol di un Bari in cerca di identità. Spacciato per regista al suo arrivo, è diventato a tratti terminale offensivo, coerentemente con la sua voglia di ultimo passaggio che, nel tempo, lo ha reso riconoscibile assist-man, prima ancora che autore di reti pregevolissime. A proposito di gol: al fianco di Brienza, presto, torneranno i 28 anni di Maniero. Nulla di studiato a tavolino, ma oggi più defilati sono proprio i giovanotti del reparto: Monachello e Castrovilli.

Sezione: Focus / Data: Gio 13 ottobre 2016 alle 20:00
Autore: Davide Giangaspero
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