Per il Bari al momento è incedibile. Per la piazza, di fatto, ancora di più. La situazione legata al futuro di Cristian Galano, e al forte interessamento del neopromosso Foggia su di lui, ha preoccupato non poco nelle scorse ore gli appassionati biancorossi. Filtra del resto ormai da giorni la prepotente offensiva dei rossoneri disposti, si dice, a fare carte false per quello che considererebbero il vero fiore all'occhiello della propria campagna acquisti. Quello che dunque si appresta a tamponare il Bari sarebbe un chiaro ingolosimento di mercato, tale da far scomodare nell'eventualità persino le posizioni di due protagonisti dell'ultima cavalcata dei dauni come Vacca e Sarno. Roba da far forse vacillare ma, per ora, non mollare il Bari che su Galano deve - comprensibilmente - fondare la stagione del rilancio.

Soltanto sei mesi fa, il figliol prodigo era rientrato in biancorosso dopo l'esilio di Vicenza. Una reunion che non ha portato il Bari all'immediato salto di categoria ma ha ben inquadrato il valore di un calciatore potenzialmente (e non solo) più avanti di altri. Ecco perché la cessione di Galano, giunto nel pieno della sua maturità, sarebbe oggi un segnale di debolezza.

Da lui si deve ripartire per vivere con ambizione il nuovo campionato. Anche le perplessità sul modulo che Grosso adotterà per la sua nuova creatura sembrano oggi spazzabili in direzione del buon senso. Galano, nato esterno, ha raggiunto la maturità per fare un po' tutto davanti, potrebbe far bene insomma anche più a stretto contatto con una punta centrale o, magari, trequartista nel ruolo che sembrerebbe tanto caro al nuovo mister. Ed è forse per questa completezza che oggi è così corteggiato dal Foggia e magari non solo. Il miglior indizio per insignirlo ancora della leadership tecnica della squadra.

Sezione: Focus / Data: Mer 05 luglio 2017 alle 21:30
Autore: Davide Giangaspero
vedi letture
Print