Quando sei nato non puoi più nasconderti è il titolo di un vecchio film di Marco Tullio Giordana. Per amor di parafrasi allora ora diciamo che quando sei forte non puoi più nasconderti. Tradotto: al di là della parole di circostanza di Paparesta, che ci va giustamente con i piedi di piombo, questo è un Bari che non può non ambire alla Serie A. Detto questo, il compito di Nicola non sarà facile: chi crede che per i galletti questo campionato sarà una passeggiata di piacere si sbaglia e non poco. La squadra di oggi non solo è molto diversa da quella che ha concluso la stagione passata: molto diversa lo è anche rispetto a quella che si è riunita per la prima volta in quel di Roccaporena. E dunque, di quanto tempo avrà bisogno il tecnico per trovare la giusta amalgama? Vien da pensare alla famosa battuta dell'ex presidente del Catania Massimino, che a un giornalista in vena di critiche rispose: "Manca l'amalgama? Ditemi dove gioca e io lo compro". Fosse ingrediente sul mercato, anche Paparesta lo comprerebbe ben volentieri ma così non è e allora tocca al mister fare quadrato.

IN PORTA Giubilato Donnarumma, giubilato ogni possibile inutile dualismo. Il primo portiere sarà Guarna, il secondo Micai, il terzo il giovanissimo Gori, 19enne scuola Milan. That's all.  

IN DIFESA A voler essere pignoli è il reparto che convince meno, specie sugli esterni. Sabelli è rimasto: una buona notizia, a patto che le voci di mercato (tanto rumore per nulla, una curiosa tradizione per il forte terzino) non restituiscano al Bari un giocatore svagato. In alternativa c'è Donkor, che però preferisce giocare al centro (Salviato presubilmente andrà via). Sulla sinistra due vecchietti, Del Grosso e Gemiti, di 32 e 34 anni. Anche la coppia centrale non sarà di primissimo pelo: Contini ne ha 35, Di Cesare, pupillo del mister, che l'avrebbe voluto già a gennaio, 32. Un passo più indietro nelle gerarchie di Nicola, ecco Tonucci, solo 12 presenze l'anno scorso tra Modena e Brescia, e un altro ultretrentenne, il rumeno Rada (33). In conclusione: età media spaventosamente alta, ma il reparto tutto sommato appare solido.

A CENTROCAMPO Sarà a tre? A Due? A rombo? Ohibò. In attesa di capire le scelte del mister alla luce dei nuovi rinforzi, la prima buona notizia è che Defendi e Romizi sono rimasti, a dispetto di rumors che li davano da mesi in partenza. Il dualismo fra Donati e Gentsoglu, leitmotiv estivo, potrebbe essere meno decisivo di quanto è sembrato, visto che non è che detto che debba giocare almeno uno dei due. La concorrenza, infatti, è tanta. Scalpita il giovane Di Noia, dopo un buon precampionato. Ha voglia di macinare altri chilometri Valiani, 35enne dal motore inossidabile (32 presenze l'anno scorso a Latina, 36 l'anno prima a Siena). Infine c'è Porcari, una delle tante bollicine del Carpi champagne: ecco, lui pare l'unico col posto fisso sicuro. Tutti gli altri, sotto le stelle di Bari a sgomitar.

IN ATTACCO Boateng, Camara, De LucaManiero, Petropoulos, PuscasRosina, Sansone (in rigoroso ordine alfabetico): l'attacco è semplicente mostruoso, per qualità, quantità e versatilità. La questione è come completare ogni volta questo sudoku diabolico. Le combinazioni possibili sono pressocchè infinite: solo a cercar di immaginarle tutte viene il mal di testa. Che roba.

Sezione: Focus / Data: Mar 01 settembre 2015 alle 21:00
Autore: Diego Fiore
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