Beffato solo all'ultimo minuto dei tempi supplementari, il Bari saluta a testa alta la Tim Cup. Il risultato maturato al 'Renzo Barbera' contro il Palermo ha lasciato l'amaro in bocca a tanti tifosi del galletto. Dopo una gara in totale equilibrio per ben 120 minuti di gioco, era infatti lecito pregustare la vittoria, ottenuta invece dai rosanero che, nonostante la categoria, non hanno dimostrato di essere superiori ai biancorossi, quadrati e ben disposti in campo ma ancora una volta poco produttivi e concreti da metà campo in su. Ovvero lì dove, Stellone, aspetta rinforzi

Il reparto che sta lanciando segnali incoraggianti è la difesa. La linea a quattro dell'ex Frosinone è costruita per non lasciar passare nemmeno uno spiffero di vento. Ma non è solo la retroguardia a lasciare piacevolmente colpiti, bensì tutto il sistema difensivo che il Bari riesce ad applicare. E qui vengono chiamati in causa anche centrocampo e attacco. E' la squadra che difende, unita e compatta. Dalle punte a Micai, ottimo a Palermo per concentrazione e lucidità negli interventi. 

Male in mezzo. Bene gli esterni, ma in cabina di regia serve un regista vero. Uno che dia del 'tu' alla palla e che abbia tra le sue caratteristiche principali due qualità: visione di gioco e velocità di pensiero. Un tipo alla Verratti o alla Pirlo, per intenderci, capace sì di illuminare la scena in qualsiasi momento ma anche e soprattutto bravo a tessere la manovra. Quella del Bari, almeno al momento, risulta ordinata ma troppo lenta e prevedibile

Allarme attaccanti. Il Bari è squadra ambiziosa. Per puntare in alto, però, serviranno tanti gol. Maniero, Monachello e De Luca non sembrano avere nelle corde un elevato numero di reti. Stellone ha sempre sostenuto che conta poco chi segna   ma sa perfettamente che, al di la del contributo che centrocampisti e difensori possono dare sotto porta, è il bomber, è l'attaccante quello che alla fine ti fa vincere le partite, oltre evidentemente ai campionati. Al Bari, oggi, sembra mancare questa figura. Maniero, su cui la società continua a credere e a puntare, non sembra più l'attaccante di qualche stagione fa. 

E intanto Stellone sorride, conscio di aver già dato la sua impronta alla squadra. Che continua a lavorare sodo in attesa di nuovi rinforzi che farebbero fare il definitivo salto di qualità ad un Bari che, seppur sotto voce, sogna di poter recitare un ruolo importante nel prossimo campionato.

Sezione: Focus / Data: Sab 13 agosto 2016 alle 08:15
Autore: Andrea Dipalo
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