Quattordici gol fatti in altrettante partita di campionato, con la media di una rete ogni novanta minuti. Questo il deludente score del Bari, accreditato alla vigilia come una delle squadre meglio attrezzate. Anche in attacco, dove nomi come quelli di Maniero, De Luca, Monachello e Brienza, avevano sollecitato grande attenzione nei confronti dei biancorossi, tristemente naufragati nei primi di due mesi di un torneo che, quando siamo appena a novembre, sembra aver già relegato il galletto tra le formazioni meno nobili.

La crisi di risultati della squadra è dipesa anche dalla scarsa vena dei suoi goleador, o presunti tali. Nonostante i cinque gol sin qui messi a segno (di cui tre su calcio di rigore), la stagione di Maniero non può considerarsi sin qui soddisfacente. Stesso dicasi per Monachello, autore di due reti ma eternamente indisponibile per problemi fisici. Meglio non è andata a De Luca, il più deludente sin qui con una sola segnatura nonostante l'abbondanza di minuti giocati. Torna il sorriso quanto si parla invece di Brienza, capace di timbrare per quattro volte il cartellino riservato ai bomber. Lui che bomber non è. Ai gol, poi, l'ex Bologna ha aggiunto qualità tecniche e umane. Il leader di questo Bari malconcio è lui, che con la forza dei fatti sta dimostrando di tenere veramente ai colori che indossa.

Con Colantuono si è passati al tridente. Viste le condizioni psico-realizzative dei suoi attaccanti, il neo tecnico biancorosso non ha di che star sereno. Se n'è accorto nella gara con lo Spezia, in cui l'attacco - a parte il solito Brienza - ha consumato una prestazione non all'altezza. Ecco perchè sabato contro il Carpi ci potrebbero essere novità, con Furlan (molto deludente sin qui la sua permanenza) pronto a subentrare a De Luca vista la titolarità di Maniero.

Sezione: Focus / Data: Mar 15 novembre 2016 alle 20:00
Autore: Andrea Dipalo
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