Vincere fa sempre bene. Vincere quando gli avversari non riescono a fare altrettanto è ancor più importante visto che permette di accorciare o allungare, a seconda della classifica, il divario nei loro confronti. La terza vittoria consecutiva del Bari, la quarta in campionato lontano dal San Nicola, fa il paio con i due precedenti successi ottenuti dai biancorossi. La formazione di Fabio Grosso sembra aver messo parzialmente in soffitta la ricerca del bel gioco in favore di un maggior cinismo e di una maggiore solidità. Saranno state le sberle rimediate con Empoli e Venezia, saranno state le modifiche (tattiche e non) apportate dall'ex tecnico della primavera della Juventus. Fatto sta che il Bari crea qualche occasione in meno ma allo stesso tempo non concede gli spazi o gli uno contro uno che avevano fatto la felicità degli attaccanti avversari. Un nuovo corso che ha restituito qualche certezza in più e che ha permesso di migliorare un rendimento esterno deficitario nella prima parte di stagione. 

DOPPIO SORPASSO - Col blitz di Terni il Bari è riuscito ad ottenere più punti in trasferta (16) rispetto al Bari allenato da Stellone e Colantuono nella scorsa stagione, fermatosi a quota 14. Non ancora un rendimento di alto livello (otto squadre hanno fatto meglio, ndr) ma sicuramente un passo avanti importante per una formazione che lontano dalle mura amiche ha fatto fatica spesso e volentieri. Il migliorato rendimento esterno permette a Grosso di essere l'allenatore che, in questo momento della stagione, ha totalizzato più punti dei suoi predecessori (Camplone, subentrato a Nicola, si fermò a quota 41, Colantuono a quota 40), portandosi a meno tre dal Bari di Conte (secondo nel 2008-09 con 47 punti). 

RIPRESA SUPER - Ma è nei secondi tempi che i galletti riescono a dare il meglio. Anche con la Ternana la partita è stata decisa da una marcatura realizzata nella seconda frazione di gioco per un totale di ben 23 punti ottenuti. Un aspetto sul quale si è soffermato anche il tecnico nel dopogara. Alla base di questo dato, a detta di Grosso, ci sarebbe il possesso palla prolungato dei pugliesi (con punte ieri del 70%) che costringe gli avversari a consumare preziose energie e pagare dazio man mano che scorrono i minuti ed emergono i valori tecnici e le giocate dei vari Brienza, Galano, Anderson, ecc. 

DIFESA - Dopo due clean sheet consecutivi Micai si è dovuto arrendere di fronte all'imperiosa incornata di Defendi. Una rete evitabile che ha rimesso in gioco una Ternana che fino a quel momento aveva mostrato buona volontà e poco altro. Nel corso del campionato i biancorossi non sono riusciti a mantenere inviolata la propria porta per più di due gare di fila. Le reti subite salgono a 35. Tra le prime dieci classificate solo la capolista Empoli (che però può contare su un parco attaccanti di primissima qualità) e il Perugia hanno fatto peggio. Un aspetto sul quale Grosso dovrà continuare a lavorare, soprattutto in vista di impegni con avversari ben più quotati. Primo tra tutti lo Spezia, di scena al San Nicola martedì prossimo, imbattuto da quattro gare e che all'andata regalò un brutto dispiacere nei minuti finali a Galano e compagni. 

LA DURA LEGGE DELL'EX - Si conferma una tradizione che a Bari sta diventando una certezza. I calciatori che hanno indossato in passato la maglia biancorossa vanno in gol quando affrontano i loro ex compagni. E' capitato quest'anno a Bentivoglio, Maniero, De Luca, Caputo (tre volte) e Defendi

Sezione: Focus / Data: Dom 25 febbraio 2018 alle 12:00
Autore: Francesco Serrone
vedi letture
Print