E' stata svolta, anche fra i singoli. Il Bari di Colantuono, positivo fin qui, è rinato grazie ai sorrisi ritrovati di chi fino a qualche settimana fa non sprizzava certo entusiasmo. Colpa di gerarchie e idee di calcio diverse, che con Colantuono han finito per premiare calciatori che parevano ormai perduti. Come non segnalare, ad esempio, l'ormai acclarata centralità di un centrocampista come Basha negli schemi biancorossi, o la rinata espansione della tendenza Romizi, accantonato da Stellone e ora titolare fisso (a tal punto da costringere alla panchina un certo Valiani). In attacco si è riproposto De Luca, mentre qualche metro più indietro due insospettabili hanno trovato una maglia da titolare, scavalcando concorrenti non certo comodissimi.

DIFESA - Tonucci e la sua ascesa. Alzi la mano chi, fino ad un paio di settimane fa, considerava possibile una panchina per Di Cesare. Il forte difensore romano, complice l'infortunio che lo ha costretto ai box a metà novembre, si è visto infilare questa volta non da un attaccante, bensì da un suo compagno. Lecita competizione, chiaramente. Ma Tonucci è oggi il titolare, fino a prova contraria, e non ha nessuna intenzione di mollare il posto faticosamente conquistato. Cassani si è invece impossessato della fascia sinistra a dispetto di Daprelà (in gol, solo da subentrato, con la Salernitana, e nettamente più utilizzato nella precedente gestione). Moras e Sabelli son rimasti gli unici anelli di continuità di una stagione che pare finalmente esser approdata ad una solida organizzazione difensiva.

CENTROCAMPO - Più maglie, più sorrisi. 4-3-3 significa in fondo centrocampisti. Romizi ha sempre giocato con Colantuono. Basha è rinato, ed ora è inamovibile. Colpisce la provvisoria caduta di Valiani, indietro anche rispetto a Fedele. Bari che vince non si cambia, per ora l'ex Bologna dovrà accontentarsi di dare il suo contributo a gara in corso.

ATTACCO - E' ritornato in auge De Luca. Gol e non solo: perché a premiarlo è anche il nuovo tridente che, con gli inamovibili Maniero e De Luca, lascia spazio ad una terza maglia. Lui, più di Furlan. L'effetto Colantuono è tornato ad aleggiare sulla controversa cresta della zanzara: come a Bergamo, più di Bergamo. Un patto all'insegna della schiettezza che può rilanciare oggi un fascino che pareva ormai definitivamente smarrito.

Sezione: Focus / Data: Dom 04 dicembre 2016 alle 13:00
Autore: Davide Giangaspero
vedi letture
Print