Minuto 62 di Bari-Vicenza: Galano - da poche ore tornato in Puglia - rileva Parigini. Una sorta di passaggio di consegne (seppur momentaneo) visto che da allora, e nelle successive due partite, l'ex Vicenza è stato sempre preferito al giovane granata. Che aveva iniziato bene la sua avventura barese, con tre presenze da titolare nelle prime tre partite.

Mai sostituzione fu più indigesta. L'ingresso di Galano contro la sua ex squadra si rileva infatti decisiva, con un gol tanto bello quanto salutare per la classifica biancorossa. A Cesena, sette giorni dopo, Parigini resta in panca con l'ammazza Vicenza titolare. Come contro la Ternana, che ha visto il numero ventisette del galletto restare a guardare sino ai minuti finali di un match che, al suo ingresso in campo, non aveva più nulla da dire. 

Ma Parigini non molla. Nonostante l'ottimo momento di Galano (in gol anche contro gli umbri), l'attaccante torinese non ha assolutamente voglia di restare in disparte. Ci sono da riguadagnare posizioni e gerarchie. La scelta di venire a Bari è stata dettata dalla ferma volontà di cimentarsi in una realtà difficile ma allo stesso tempo stimolante. Non riuscirà un po di sana concorrenza a farlo impigrire. 

Qualità indiscusse. A Parigini l'onere di saper mantenere alta la concentrazione. In fondo, è l'unica cosa che gli si chiede. Al resto ci potrebbe pensare lui, con il suo talento, ammirato e riconosciuto da più parti e da più addetti ai lavori. Come Giampiero Ventura, che lo scorso novembre convocò Parigini per uno stage con gli azzurri. Una benedizione niente male per il ventenne, fortemente voluto da un Bari che già la scorsa estate cercò di portarlo in riva all'Adriatico. Senza successo.

Sezione: Focus / Data: Mar 21 febbraio 2017 alle 20:00
Autore: Andrea Dipalo
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