Il pareggio di Cesena consente al Bari di proseguire la mini striscia d'imbattibilità (cinque punti in tre gare) e, complice il ko della Virtus Entella con la Spal, di agganciare i liguri all'ottavo posto in classifica. Un risultato (parziale) che, visto il valore della rosa, non può certo soddisfare ne Giancaspro, ne Sogliano, ne i tifosi, ne Stefano Colantuono. Da quando il tecnico romano siede sulla panchina del club biancorosso si è vista sicuramente una squadra più solida. Un Bari che, fatta eccezione per la trasferta di Cittadella, ha sempre lottato per ottenere il massimo risultato, dal primo all'ultimo minuto. Ma nonostante i progressi, fisici prima ancora che tecnico-tattici, il rendimento dei galletti lontano dal San Nicola rimane deficitario. In dodici trasferte il Bari ha racimolato appena nove punti, frutto di una vittoria (a Perugia lo scorso 3 settembre, ndr), sei pareggi e cinque sconfitte (di cui quattro consecutive a cavallo tra la gestione Stellone e la gestione Colantuono). Un rendimento (media 0,75 punti a partita) troppo basso per un club che aspira alla zona play-off. 

PRECEDENTI - Erano anni che i galletti non incontravano così tante difficoltà lontano dalle mura amiche. Anche nel periodo finale dell'era Matarrese, quando l'obiettivo era raggiungere senza troppi patemi d'animo la salvezza, a questo punto della stagione il Bari aveva messo in saccoccia almeno un paio di vittorie (addirittura sei nel campionato 2011/12, ndr). Guardando più indietro, negli ultimi dieci campionati trascorsi in serie B i biancorossi avevano fatto peggio solo nella stagione 2005/06. Dopo venticinque giornate la squadra allora allenata da Guido Carboni aveva collezionato sei punti in dodici gare esterne (zero vittorie, sei pareggi e sei sconfitte). Un tabù che sarebbe stato sfatato il turno successivo quando, grazie a un gol di Luigi Anaclerio, i pugliesi vinsero il match contro il Catania che si disputò in campo neutro al Granillo di Reggio Calabria.

Catania-Bari 0-1
Sezione: Focus / Data: Dom 12 febbraio 2017 alle 14:30
Autore: Francesco Serrone
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