Assolto dalle accuse pendenti sul calcioscommesse. Daniele De Vezze può esultare: "Sei anni fa, mentre ero nel pieno della mia carriera calcistica, venni fermato dalla giustizia sportiva. Avevo firmato per la Salernitana e l’anno prima avevo giocato 31 partite segnando tre gol con la maglia del Torino. Nessuno mi restituirà quegli anni. Ho subito un danno irreparabile, ma che soddisfazione".

A Repubblica le considerazioni del centrocampista: "La reazione all'assoluzione? Ho pianto come un bambino. Soltanto io so cosa ho passato in questi anni. Cosa successe a Bari? Niente che fosse di mia competenza. Io non ho fatto nulla e oggi è giusto che tutti lo sappiano. Nessuno potrà risarcirmi del dolore che ho provato, ma l’assoluzione con formula piena è la mia vittoria più grande. Ho dei figli, ora sapranno che il loro papà ha sofferto ma ne è uscito a testa altissima".

Il futuro... "Io credo che dopo questa assoluzione con formula piena possa meritare di tornare nel calcio professionistico. Non potrò più farlo con le scarpe bullonate ai piedi, ma credo di potere dare ancora molto a questo mondo che pure mi ha trattato male. Se voglio fare l’allenatore ? Non lo so ancora, ma so di amare il calcio e in particolare i bambini che sognano calciando un pallone. A loro non va mai negato il sogno. Non li ho mai disillusi, anche quando avevo tutti i motivi per farlo. Loro mi hanno aiutato tanto nei giorni più difficili. E io vorrei tanto sdebitarmi".

Sezione: Gli ex / Data: Ven 02 marzo 2018 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoBari
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