L'escalation negativa di Antonio Cassano non è passata inosservata a Eugenio Fascetti. Il tecnico si è espresso duramente nei confronti dell'attaccante, condannandone così l'atteggiamento: "Se mi aspettavo che Cassano finisse così? Lui ci ha provato e ci è riuscito. Era ritornato a casa sua, alla Samp, e ha litigato un'altra volta. Che a gennaio possa trovare squadra mi sembra difficile. Ha quasi 34 anni, negli ultimi due anni ha giocato poco, ormai chi lo prende? Mi dispiace. Ormai credo che possa appendere le scarpette al chiodo. È un peccato perché giocatori così ne ho visti pochi".

Fascetti ha poi raccontato ai microfoni di Sky Sport il rapporto con il classe '82 ai tempi del Bari: "Io l'ho allenato da ragazzino ed era un talento enorme, problemi con me non ne ha mai avuti. Penso che cercare di imbrigliare in schemi tattici un giocatore così sia un po' difficile, ma fuori dal campo Cassano ha messo molto del suo. Non si può sempre scusare. Sono molto deluso perché lui poteva scrivere un'epoca del calcio italiano. E' un fuoriclasse naturale, ma non ha fatto nulla per migliorarsi. Il Real Madrid, ad esempio, è la squadra più ambita per un calciatore. Se uno arriva là in quelle condizioni fisiche vuol dire che non ha capito granché del calcio moderno perché la tecnica non basta più". 

L'allenatore ha, infine, concluso il suo pensiero sul giocatore, evidenziando la lontananza negli ultimi anni: "Non lo sento dal suo matrimonio, ma se vuole possiamo parlare. Io non ho mai litigato con lui, ma dico sempre quello che penso: è stato un fuoriclasse che non si è espresso al 100%, la verità è questa. Vedere buttar via un talento di quel tipo non mi ha fatto piacere. Ho sempre cercato di spiegargli certe cose, lui invece non si è mai fatto sentire. A questo punto pazienza".

Sezione: Gli ex / Data: Lun 14 novembre 2016 alle 22:00
Autore: Gianmaria De Candia
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