"L'organico mi sembra competitivo e ben strutturato. Forse qualcosa va migliorata sul piano del gioco. Ma siamo solo agli inizi e non bisogna dimenticare che alcuni giocatori sono arrivati negli ultimi giorni del mercato". Pietro Maiellaro ha piena fiducia nel gruppo di Nicola. L'ex fantasista del Bari di Salvemini punta deciso sui galletti, reduci da un'altalenante inizio di stagione e dal successo, seppur sofferto, contro l'Avellino: "Credo che la sconfitta di Crotone sia stata un episodio. - ha spiegato l'ex tecnico della Primavera biancorossa a La Gazzetta del MezzogiornoProbabilmente l'approccio a quella partita è stato sbagliato, poi ho visto però una grande reazione contro l'Avellino. Hanno fatto bene allenatore e giocatori a parlarsi negli spogliatoi. Nel calcio può succedere che un match possa andare storto. L'importante è riflettere sugli errori e ripartire con piglio deciso".

La debacle in terra calabrese aveva aperto scenari impensabili. Delusione comprensibile tra i tifosi e c'è già chi chiedeva la testa dell'allenatore: "Conosco fin troppo bene il pubblico barese. - ha sottolineato Maiellaro - E' passionale ed ha voglia di tornare in serie A. Tuttavia mi è sembrato eccessivo sollevare così tante polemiche. Nicola è molto preparato e questa squadra l'ha costruita assieme alla società. Qualcuno pensava già ad un cambio della guardia. Niente di più sbagliato ora che appena iniziato il campionato. Quello che serve adesso è la continuità di risultati, ci vorrebbe una serie positiva di almeno una decina di gare utili, a cominciare da Latina".

Il prosieguo del torneo è quindi tutti appannaggio del Bari, soprattutto dopo la sontuosa campagna di rafforzamento: "Sono stati presi elementi che in B possono fare la differenza. Certo bisogna daperli far coesistere. La difesa è più esperta e robusta, alcuni meccanismi andrebbero registrati. E per trovare il giusto equilibrio tattico è necessario che il centrocampo sappia fare filtro quando l'avversario tiene palla e imposta l'azione. L'attacco poi è di ottimo livello. Mi piacciono molto Sansone, Maniero, lo stesso De Luca e Rosina. Quest'ultimo è un po' diverso da me, però è in grado di inventarsi la giocata decisiva, come è successo con l'Avellino. Se riesce a trovare uan condizione atletica migliore può diventare il nuovo idolo dei tifosi".  

Sezione: Gli ex / Data: Ven 02 ottobre 2015 alle 11:00
Autore: Fabio Mangini
vedi letture
Print