"Lì mi sono sentito un giocatore vero, è stata un’emozione unica giocare in quello stadio e  con tutta quella gente, che aveva una passione vera e autentica". E' ancora forte il legame tra Daniele Sciaudone e Bari, dopo un esperienza durata due anni e mezzo e la mervigliosa stagione fallimentare che alimentò i sogni dei tifosi biancorossi, svaniti dopo l'amara notte di Latina. In un'intervista rilasciata ai microfoni di gianlucadimarzio.com, il centrocampista bergamasco ha ripercorso la tappa pugliese della sua carriera: "La prima volta che sono entrato al San Nicola mi sono fatto una domanda tra me e me, che in realtà era più un sogno… ‘Riuscirò mai a vederlo tutto pieno?’. Il sogno poi è diventato realtà…"

"Era novembre ed eravamo tipo quintultimi in classifica - ha ricordato Sciaudone - quando una notte sogno che avremmo giocato l’ultima di campionato in casa contro il Novara in uno stadio pieno e se poi fossimo riusciti a vincere, avremmo fatto i play-off. Il giorno dopo lo racconto agli altri ragazzi e tutti mi ridono in faccia. La profezia si è poi avverata, abbiamo vinto contro il Novara in uno stadio completamente esaurito e siamo andati ai play-off. Se ci ripenso ho ancora i brividi".

Il calciatore, attualmente in forza allo Spezia, è poi tornato sull'invasione dei tifosi baresi alla stazione dopo la vittoria conseguita sul campo del Carpi nel maggio 2014: "Ad un certo punto cominciamo a chiamare i tifosi: ‘Venite alle 15.15 alla stazione di Bari che torniamo a quell’ora’. Ma noi pensavamo sarebbe venuto giusto qualche ‘fedelissimo’. Invece ci siamo ritrovati mezza città e traffico completamente congestionato".

Sull'addio ai colori biancorossi, concretizzatosi nel gennaio 2015, Sciaudone ha concluso: "Ci sono rimasto perché avrei voluto dare di più per quella piazza e quella gente, ma fa parte del calcio. Sono scelte che devi accettare".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 23 novembre 2016 alle 16:30
Autore: Gianluca Sasso
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