“Tutto il resto è Bari-Vicenza”, veniva da pensare parafrasando il Califfo. Almeno fino al 73’, fino al momento del gol di Petagna, quando la noia si è trasformata in rabbia, rabbia nera. Ancora una volta, Bari sconfitto senza aver lottato. Biancorossi pessimi, senza verve, senza determinazione e senza gioco: la prima e unica occasione è arrivata al 78', con una conclusione da fuori di Boateng. Dopo tre mesi del lavoro di Nicola non c’è neanche l’ombra e questo modulo sembra essere quello che peggio si adatta alle caratteristiche dei giocatori del galletto. La classifica è spaventosa, i play out sono ad un passo e la zona retrocessione dista 3 punti. La sveglia avrebbe dovuto suonare da un pezzo.

Di seguito le pagelle dei galletti:

GUARNA 6 I tifosi lo hanno acclamato, ma il suo ritorno in campo non genera gli effetti sperati. Non sbaglia nulla, anche perché non c’è nulla da sbagliare. Peccato che a questo Bari, più che un portiere, manchi un miracolo. Citando Dylan Dog… IDOLO DELLA FOLLIA

SALVIATO 5,5 Ancora una volta in campo dal primo minuto, nonostante i nuovi acquisti. Non soffre troppo il Vicenza, se non fosse che sul gol non è ben chiara la sua posizione in area. Guarda sconsolato Rinaudo, ma Petagna chi doveva marcarlo? ACCUSATORE

RINAUDO 5 Probabilmente ha ragione l’accusatore, toccava a lui marcare Petagna. E, altrettanto probabilmente, Nicola lo ha schierato al centro della difesa proprio per contrastare i centimetri del centravanti scuola Milan. Non bastasse la disattenzione sul gol, ha litigato col pallone in diverse circostanze. STRIKE

FILIPPINI 6 Nuovamente il migliore della retroguardia. Mentre il Bari affonda, Filippini continua a trovare il modo di farsi notare. “Fateje largo che passa Lorenzo…” MAGNACCIONE

SABELLI 6 Si batte per tenere alta la bandiera, attento in fase difensiva e propositivo (per quel che può valere oggi) in avanti. Peccato che il cross che ha originato il gol di Petagna provenga proprio dalla sua fascia. Non è proprio l’ultimo dei Mohicani, diciamo il penultimo. UNCAS

MINALA 5,5 Tra tutte le doti che gli sono riconosciute, quella di regista gli manca. Tuttavia, con i piedi che si ritrova, sarebbe anche lecito aspettarsi qualcosina di meglio. In più di un’occasione dopo aver ricevuto il pallone si è girato su se stesso alla ricerca di qualcuno, di qualcosa: ricerca vana. LA CAPA GIRA

ROMIZI 5 Pigro e con poca voglia di fare. Non v’è traccia del Romizi biancorosso. Come nel caso del Grande Lebowski, oggi si sarà trattata di semplice omonimia. DRUGO

DEFENDI 5 Vederlo così fa davvero male. Non vien mai da dubitare circa il suo impegno, il problema è (ci ripetiamo) la posizione in campo. Esce a fine primo tempo, probabilmente per le troppe botte ricevute. DEFESSO

BELLOMO 5,5 Il biancorossi sembrano vivere delle sue accelerazioni. Poche, pochissime, ma a conti fatti, è l’unico ad avere la tecnica per inventarsi qualcosa, soprattutto quando la manovra è del tutto assente. E’ generoso in qualche recupero, ma  Bari aspetta ancora il suo ritorno sul ring. CINDARELLA MAN

CAPUTO 5,5 Non avrà charme da prima pagina, ma almeno si danna l’anima sul rettangolo di gioco. Oggi è però è impreciso e inconcludente. Il San Nicola comincia a farsi stregato. MAL DI CASA

EBAGUA 4,5 Non indovina nulla in partita, costantemente fuori da ogni azione ed incapace di incidere. Nicola nell’intervallo prova a rivitalizzarlo sostituendo il partner d’attacco: fuori Caputo dentro De Luca. L’esito è deprimente. Altro che condottiero… BUONANOTTE FIORELLINO

Dal 45’ DE LUCA 5 Comincia il secondo tempo provando a dare fastidio ai suoi marcatori. Poi, decide di adeguarsi al livello generale. ACCOMODANTE

Dal 45’ CALDERONI 5,5 Qualcosa, ma giusto qualcosa in più rispetto a Defendi. In fase di spinta commette diverse sbavature, ma, in fondo, è un terzino… SUCCUBE

Dal 76’ BOATENG sv

NICOLA 4 Qui si rischia la Lega Pro e l’insistenza su questo assurdo 3-4-1-2 o 3-4-3 è inspiegabile. La squadra dopo 3 mesi non è in grado di offrire una trama di gioco decente e le cose peggiorano di partita in partita. C’è qualcosa che sta sfuggendo e le belle parole non sono più sufficienti a dargli credibilità. HEISENBERG

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 14 febbraio 2015 alle 18:30
Autore: Gianluca Lippolis
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