Il Bari non segna valanghe di reti, è un dato chiaro. Ma quindici delle venticinque totali giungono dal reparto offensivo, che presenta una netta discrepanza tra ottimi titolari e riserve che non sono mai riuscite a lasciare il segno. Sul trono Maniero che nonostante i pochi servizi segna e si divide in quattro per la squadra. Alle buone prestazioni di Rosina e De Luca si accavvallano quelle da bollino rosso di Sansone e Boateng.

DE LUCA 6.5 (20 presenze, 1543') - L'ambizione della zanzara è palese. Dopo una stagione al di sotto dei suoi standard, ritorna al San Nicola per dimostrare a tutti il suo valore: impresa riuscita. Bari si è ricreduta, De Luca ha timbrato il cartellino cinque volte e alzato il livello-medio delle sue prestazioni. Spesso imprendibile nell'uno contro uno, l'ex Atalanta trova anche gioie in trasferta, laddove aveva faticato lo scorso anno. Cesena e Como docet. Manca un po' di brillantezza nel finale dell'anno solare. L'infortunio è solo la combo che rende il suo dicembre un mese total black. TENSIONE EVOLUTIVA

MANIERO (19 presenze, 1652' ) - Uno dei migliori acquisti del Bari. Si presenta con due gol e qualche chilo da buttar via. Completa il girone d'andata con sei reti e un lavoro di contorno non trascurabile. Maniero sottoporta è implacabile e trasforma in oro tutto ciò che ha a disposizione. Il problema è ricevere occasioni degne di tal nome. Fa a sportellate ovunque, si mostra utilissimo anche quando non raggiunge l'estasi personale. YES I KNOW MY WAY

ROSINA 6.5 (18 presenze, 1314') - Decisamente il calciatore più qualitativo del reparto offensivo. Necessita di un po' di tempo per rimettersi in sesto fisicamente. Dal secondo tempo contro l'Avellino in poi inizia a dispensare calcio. Segna poco, è vero, ma ha una capacità di sacrificarsi e di gestire il pallone che pochi hanno in Serie B. Anche il suo dicembre è offuscato da un problemino al ginocchio che ne limita alcune prestazioni, ma il totale resta più che positivo. ELISIR D'AMOR

SANSONE 4.5 (16 presenze, 839') - Dopo aver trascinato il Bologna in A a suon di prodezze, Bari ha pian piano dovuto rivedere le sue ambizioni sul suo attesissimo numero undici. Nelle prime due di campionato patisce i rossi di Di Cesare e Porcari e se ne va negli spogliatoi sempre prima del tempo. Poi fallisce tutte le occasioni a sua disposizione, gioca con il freno a mano e non ingrana quasi mai. All'attivo solo due prodezze che in altrettanti turni infrasettimanali non hanno prodotto neanche un punto. Avulso dal gioco, non ha mai lasciato il segno nemmeno per un sabato. LOST IN THE WEEKEND 

BOATENG 5 (9 presenz, 317') - Nei primi mesi gli unici campi che vede sono quelli di allenamento e dell'Under 21. Dopo le dichiarazioni di possibile addio da parte dell'entourage, guadagna un po' più di spazio ma senza incidere. Le doti atletiche non si discutono e quando entra negli ultimi venti minuti mette caoticamente in difficoltà le retroguardie avversarie. Tecnicamente la storia cambia. Spesso impreciso, a volte poco furbo; Boateng non ricorderà con amore queste prime ventuno sfide. L'acme al contrario contro il Brescia: sbaglia tutto ciò che si può sbagliare ed impedisce ai biancorossi di chiudere una partita poi malamente persa. Corre, corre e...corre. FORREST GUMP

PUSCAS 5 (5 presenze, 239') - Si vede pochissimo. Ma quando si vede giustifica le scelte di Nicola. Sostituire Maniero è già una mossa alquanto complessa, ma il rumeno ci mette del suo e non sfrutta mai le opportunità a propria disposizione. Quando è stato lanciato titolare il Bari è sempre stato travolto. Non solo per colpa sua ovviamente. LOSER 

PETROPOLOUS S.V (4 presenze, 65') - Difficile giudicare uno che in quattro presenze mette assieme poco più di un'ora di gioco, peraltro frammentata. Di certo non è stato tra i preferiti di mister Nicola. OGGETTO MISTERIOSO

Sezione: Il Pagellone / Data: Mer 30 dicembre 2015 alle 20:00
Autore: Marco Fornaro
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