Se gli avversari ti rifilano quattro gol in casa e tu non riesci a segnarne neanche uno, evidentemente c’è poco da commentare. Anche in questo caso è così, i primi - discreti e nulla più - 45 minuti non sono sufficienti a giustificare un secondo a dir poco disastroso. Ceravolo, Buzzegoli, Ciciretti e addirittura Jakimovski hanno sfruttato i regali di Ichazo, Valiani, Tonucci e, in generale, di un Bari incapace di reagire allo svantaggio. Certo, senza un’adeguata spinta offensiva, con l’assenza ingiustificata di Furlan e Ivan era difficile, ma quanto meno si poteva evitare questa figuraccia.
Di seguito le pagelle dei biancorossi:
ICHAZO 4,5 “L’unica differenza tra me e le macerie, è che le macerie non camminano”. Un disastro. Nel primo tempo compie un mezzo miracolo su Ciciretti, poi regala (mai termine fu più azzeccato) il vantaggio al Benevento: con un’uscita folle e totalmente inutile stende Ceravolo e concede il rigore che la stessa punta realizza. Sul gol di Jakimovski si dimentica di seguire l’azione. Per dirla con Malesani: MOLLO, ICHAZO
SABELLI 5,5 Se la tua squadra subisce quattro gol, in casa, contro una neopromossa e tu di mestiere fai il difensore, non puoi certo pretendere d’essere esente da colpe. Ma diciamo che nella debacle è uno dei pochi a poter uscire, quanto meno, su una gamba. ANCORA IN PIEDI
TONUCCI 4,5 Il terzo gol del Benevento nasce da un suo errore, non il solo di un match da dimenticare. In assenza di Di Cesare toccava a lui guidare la difesa biancorossa. L’ha fatto, peccato che l’abbia condotta su un muro. ALCOL TEST POSITIVO
CAPRADOSSI 5,5 Povero ragazzo, non era questa la partita giusta per esordire. Sul secondo gol si è lasciato attaccare da Buzzegoli, ma in diverse occasioni si è dimostrato più all’altezza di tanti suoi compagni di squadra. L’UOMO GIUSTO NEL POSTO SBAGLIATO
CASSANI 5 Tra i quattro del pacchetto arretrato avrebbe dovuto essere l’ultimo ad alzare bandiera bianca, se non altro perché classe ed esperienza dovrebbero essere dalla sua. Qualche secondo prima del fischio finale l’ha fatto in maniera troppo palese: qualcuno gli dica che Ciciretti è tornato negli spogliatoi. INEBETITO
IVAN 4,5 C’era un Ivan forte, potente, temuto e poi c’è l’Ivan biancorosso. Il primo nel sedicesimo secolo lottava contro il boiari e accresceva la potenza russa, il secondo si è perso nel rettangolo di gioco del San Nicola. Questione di tempi, di età, di situazioni, ma se l’obiettivo è diventar grande il centrocampista slovacco ha sbagliato strada. IVAN IL TRANQUILLO
VALIANI 5 Un buon primo tempo e una ripresa profondamente negativa. Un suo errore regala il raddoppio al Benevento, da lì la partita è finita, ma purtroppo per il Bari il cronometro ha continuato a correre sino al 90’. Riprendendo uno dei personaggi di Dylan Dog: MASTRO HORA
FEDELE 5,5 Potrebbe fregiarsi di un buon voto, il ché dà l’idea del livello delle prestazioni dei suoi compagni. Anche lui è stato protagonista di 45 minuti, i primi, convincenti. Gli altri 45’ lo sono stati molto meno, ma se non altro, ha continuato a provarci sino alla fine. ALTA FEDELTÀ
FURLAN 4 Eccolo qui, il peggiore. Sulla fascia punge quanto un ago dal lato della cruna, in campo si vede quanto il Monte Bianco dalla Sicilia. Leggerezza non come sinonimo di bellezza, quanto di approssimazione. LA NUVOLA DI FURLAN
BRIENZA 6 L’unica sufficienza per pochi, ma sostanziali motivi. Nonostante i 37 anni, nonostante una condizione non al top, nonostante sia alla prima da titolare, il buon Franco è l’unico che prova ad accendere la luce in avanti. Chiedergli anche di dar vita ai suoi compagni sembra un po’ troppo. SHINE ON YOU, CRAZY BRIENZA
MANIERO 5 Anche Maniero è stato insufficiente. Ha corso ed è stato presente nelle azioni chiave, ma ha sulla coscienza le occasioni che avrebbero potuto cambiare il corso della partita, non tanto quelle della prima frazione, quanto quella sull’imbeccata di Brienza, un minuto prima del vantaggio del Benevento. CECCHINO FALLIBILE
Dal 61’ DE LUCA 5,5 Difficile dargli troppe responsabilità. In mezzora si possono cambiare le sorti di una partita, certo, ma in un contesto del genere era molto complicato. Il Bari era sotto di un “solo” gol e la zanzara ha provato a farsi vedere, ma quest’oggi sarebbero serviti ben altri animali. SOTTODIMENSIONATO
Dal 72’ MARTINHO 5,5 Dopo due minuti dal suo ingresso il Benevento ha raddoppiato, non gli si poteva chiedere molto di più. Ha avuto un paio di occasioni, ma Cragno gli ha detto no in entrambi i casi. ACCESSO NEGATO
Dal 75’ FEDATO sv
STELLONE 4,5 Il turnover, Micai in panchina, Furlan in campo. Talvolta con un proverbio possono sintetizzarsi storie da cento pagine: CHI È CAUSA DEL SUO MAL, PIANGA SÉ STESSO
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