Con una grande prova d'orgoglio e di sofferenza il Bari batte in rimonta l'Avellino, conquista la terza interna di fila della gestione Colantuono e in attesa di Verona-Entella aggancia l'ultimo posto disponibile per la zona play-off. Decisiva ai fini del risultato finale la doppietta di Matteo Fedele. Il centrocampista svizzero ha risolto un match difficilissimo, messosi ulteriormente in salita dopo il gol a fine primo tempo di Castaldo, con due poderose conclusioni dalla media distanza. Una vittoria che vale doppio considerando le tante assenze (nove giocatori fuori tra infortuni e squalifiche) che hanno costretto Colantuono a schierare una formazione rattoppata in tutti i reparti.  

Di seguito le pagelle dei biancorossi: 

MICAI 6,5 C'è la sua manona sinistra nel successo dei padroni di casa. Non può nulla sull'incornata di Castaldo, decisivo nel neutralizzare un colpo di testa di Crecco e il diagonale di Verde a metà ripresa quando si era ancora sull'1-1;

SCALERA 6,5 Bagna la sua prima tra i professionisti con una discreta prestazione. Ricorda molto il primo Sabelli. Bene in fase di spinta, un po' meno in fase difensiva;

CAPRADOSSI 6,5 Appena un paio d'anni in più di Scalera ma sembra avere già l'esperienza di un veterano. Non fa rimpiangere due mostri sacri come Di Cesare e Moras;

TONUCCI 5 Perde Castaldo in occasione del vantaggio ospite. Falloso e irruento, spesso in difficoltà;

DAPRELA' 6 Non al top, lavora molto anche se in maniera meno evidente rispetto alle precedenti uscite. Sufficienza piena;

ROMIZI 5,5 Soffre la fisicità di Omeonga a metà campo. Prestazione sottotono, conclude in affanno;

BRIENZA 7 L'unico in grado di creare azioni pericolose che i compagni non riescono a finalizzare. Gioca a tutto campo. Trequartista, mezzala o esterno d'attacco non fa differenza. Gli avversari fanno fatica a fermarlo;

FEDELE 7,5 Altri due gol. Altrettanto belli e decisivi come quello col Carpi. Tutti sotto la curva nord. L'autogol con lo Spezia ormai non lo ricorda più nessuno;

FEDATO 5,5 Non vedeva il campo da ottobre. Parte bene mostrando tanta voglia di fare. Cala col passare dei minuti. Esce ad inizio ripresa;

FURLAN 6 Vedi Fedato. La differenza è che dura di più rispetto al compagno di reparto;

MANIERO 5 Ha due occasioni a disposizione. Sulla prima è bravissimo Frattali a negargli un gol che manca da sette partite. Sulla seconda, e non solo su quella, potrebbe fare molto di più;

DE LUCA 6 Entra e prova subito a dare fastidio alla retroguardia biancoverde. Peccato che gli manchi quel pizzico di cattiveria e precisione in più per essere veramente decisivo;

CASTROVILLI 6 Entra e perde subito un sanguinoso pallone a metà campo. Non si demoralizza e risulta prezioso nel finale per far scorrere i minuti;

COLANTUONO 7 Una furia! Sbraita, urla, carica i tifosi, cambia modulo, dà consigli e istruzioni a chi sta in campo e in panchina dal primo all'ultimo minuto. Per i supporter biancorossi è già un idolo. Undici punti nelle prime sei gare. E con una squadra intera fuori o in pessime condizioni. Un allenatore che, per dirla alla Oronzo Pugliese, "sa cavare il sangue dalle rape". Duecentesima vittoria in carriera. Chapeau

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 17 dicembre 2016 alle 19:15
Autore: Francesco Serrone
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