Un punto prezioso per la classifica, un punto per ricominciare dopo il terrificante uno/due tra la sfida di Pescara e quella col Crotone. Il Bari esce indenne dal Partenio (non accadeva dalla stagione 2005/06, ndr) al termine di una prova di grande carattere e di grande sofferenza. Ma anche in questa occasione i biancorossi devono recriminare per le solite ingenuità che hanno compromesso una partita la cui inerzia stava pendendo tutta a loro favore per merito dello straordinario gol di Maniero. Invece l'errore di Di Noia ha dato il via all'azione che ha portato Tavano a tu per tu con Micai con Cissokho protagonista di un fallo da ultimo uomo. Rigore ed espulsione per il terzino senegalese, fino a quel momento tra i migliori in campo. L'estremo difensore barese è riuscito a neutralizzare il tiro dal dischetto di Castaldo ma da quel momento la partita per gli ospiti è stata tutta in salita. La rete del pari di Insigne ha premiato un Avellino che ha attaccato per tutta la ripresa. 

Di seguito le pagelle dei biancorossi: 

MICAI 7,5 Non giocava da maggio dello scorso anno. Per settanta minuti para tutto quello che c'è da parare e anche di più. Perfetto in occasione del penalty di Castaldo. Sul tiro di Insigne non può proprio farci nulla; 

CISSOKHO 5 Attivissimo in fase offensiva, altrettanto bravo in fase di ripiegamento. Almeno fino al fallo da rigore su Tavano; 

TONUCCI 6,5 Le palle alte sono tutte sue. Anche nei contrasti non si risparmia mai. Non fa rimpiangere né Rada, né Contini; 

DI CESARE 6 Un po' meno bene del suo compagno di reparto ma la sua capacità di sganciarsi palla al piede rimane fondamentale per questa squadra; 

DI NOIA 4 Oggi è in giornata no. Pasticcione e confusionario. L'errore che porta al rigore per l'Avellino cambia una partita in un momento in cui il Bari era padrone del campo; 

VALIANI 6 L'Avellino è squadra che ha gamba e velocità. La sua esperienza risulta utile per spezzare le trame di gioco avversarie, anche col ricorso al fallo tattico se necessario; 

DEFENDI 6,5 Passano gli anni, cambiano gli allenatori ma lui è sempre lì, pronto a sacrificarsi e a cambiare posizione per mettere una pezza agli errori altrui. Prima mezz'ala, poi terzino destro. Sempre con lo stesso rendimento; 

DEZI 6,5 Prende in mano le redini del centrocampo, entra in tutte le azioni create dai biancorossi e guadagna punizioni preziosissime, soprattutto nei momenti di maggior difficoltà, quando gli assalti degli irpini sono continui; 

ROSINA 6,5 Molto più mobile rispetto al recente passato. Conferma semmai ce ne fosse bisogno la sua capacità di regalare assist d'oro per i compagni (6). Non si può fare lo stesso discorso per quanto riguarda la finalizzazione; 

MANIERO 7 La rovesciata con cui sblocca la partita vale da sola il prezzo del biglietto. Non al meglio della condizione, in inferiorità numerica si sacrifica in un pressing costante e sfiancante sul portatore di palla avversario. Esce stremato; 

DE LUCA 6,5 Per attivismo e voglia di fare non è secondo a nessuno. Si destreggia con eleganza mostrando grande bravura negli scambi in velocità e negli spazi stretti; 

JAKIMOVSKI 6 Nonostante il Bari sia in dieci uomini trova il tempo e il coraggio per costruire un paio di occasioni pericolose; 

BOATENG 5,5 Entra nel momento peggiore della partita con il Bari chiuso e che non riesce più a ripartire. Fatica a ricevere il pallone e il suo apporto, nonostante le ampie praterie a disposizione, risulta poco utile; 

DONKOR 6 Rivede il campo dopo l'harakiri con il Crotone. Gioca in modo pulito e ordinato, il modo migliore per ripartire dopo tante polemiche; 

CAMPLONE 6,5 Dopo un avvio difficile i galletti guadagnano metri e campo mostrando una personalità come raramente s'era visto in trasferta. Un'altra ingenuità rovina quanto di buono la squadra stava costruendo ma stavolta il finale è meno triste rispetto agli ultimi due. Viene da chiedersi dove può arrivare questo Bari quando avrà imparato a non farsi male da solo.

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 13 febbraio 2016 alle 18:30
Autore: Francesco Serrone
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