‘’Meglio tirare a campare che tirare le cuoia’’; sentenziava così nel 1991 l’allora leader politico Giulio Andreotti. Mai frase potrebbe essere più adatta per descrivere l’attuale stato di forma della squadra biancorossa, che ha visto ormai svanire i sogni di gloria legati alla promozione diretta e si trova coinvolta in un’insidiosa lotta per conservare il miglior piazzamento possibile in vista dei play-off.

Un girone fa il Bari arrivava al derby in testa alla classifica, mostrando una squadra in forma e dando ai tifosi la sensazione di aver trovato finalmente la rosa giusta per coronare il tanto atteso sogno promozione. Ma era una squadra che mostrava un’evidente dipendenza dalle sue ali, Cristian Galano e Riccardo Improta. Dei 33 gol messi a segno dai ragazzi di Grosso fino alla gara giocata a metà dicembre con il Perugia, alla quale risale l’ultimo gol di Galano, ben 20 provenivano dai suoi due esterni d'attacco (per la precisione 13 da Galano e 7 da Improta), e solo 4 dall’intero reparto dei centravanti. Ma la luce degli esterni si è clamorosamente spenta nel girone di ritorno: Galano ha fatto seguire una serie di prestazioni a dir poco mediocri, Improta ha lasciato traccia di sé solo nella gara casalinga con il Brescia, figurando invece fra i desaparecidos nelle restanti gare. Una volta spentisi i suoi esterni, l’intera compagine biancorossa ha perso brillantezza, velocità di gioco e soprattutto punti: la squadra di Grosso fatica a vincere ed è costretta ad una lotta per ‘’tirare a campare’’ in zona play-off, volendo riprendere la citazione di andreottiana memoria.

Ma le difficoltà non colpiscono solo i due esterni titolari, ma l’intero reparto fasce barese: Sabelli ha messo finalmente a segno una prestazione positiva contro il Foggia dopo un mese e mezzo da incubo, Anderson non riesce a giocare con continuità, D’Elia (che ad inizio stagione garantiva una buona spinta offensiva) sembra essere stato ormai definitivamente scavalcato da Balkovec nelle gerarchie di Grosso. L’unico giocatore in grado di dare fantasia al reparto, Brienza, ormai non ha più i 90 minuti nelle gambe e può essere d’aiuto solamente a partita in corso, mentre l’argentino Andrada, che può giocare sia come centravanti che come esterno sinistro, non è mai stato utilizzato nonostante le buone prestazioni ed i 7 gol realizzati lo scorso anno nel campionato argentino.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 aprile 2018 alle 18:30
Autore: Raffaele Digirolamo
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