Da Antonelli a Ippedico. Il Bari cambia volto per iniziare al meglio la stagione 2015/2016 facendo tesoro degli errori commessi lo scorso anno. Un feeling probabilmente mai sbocciato quello tra il patron biancorosso Paparesta e il diesse romano, ingaggiato lo scorso anno dopo il crollo sportivo del Siena. Prospettive di mercato non sempre in simmetria con i desideri dirigenziali mescolate a qualche errore di troppo commesso nella campagna estiva così come in quella invernale hanno fatto sì che le strade tra Antonelli e il Bari si separessero definitivamente. 

"Io e la società non abbiamo trovato un accordo che ci gratificasse pienamente sul piano professionale - spiega Antonelli sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno - Non ritenevo convincente la proposto che mi è stata fatta per proseguire il mio lavoro e allora, di comune accordo, abbiamo deciso di separarci".

I risultati non troppo convincenti accumulati dal Galletto nella prima metà di stagione avevano rischiato di compromettere sin da subito l'esperienza di Antonelli in biancorosso: "Non nego che in quel periodo ci siano state differenze di vedute, ma non ho mai pensato di andare via da Bari. Momenti di tensione sono normali, ma tutto è stato superato ed ogni componente del club si è impegnata per raggiungere il risultato al quale tutti ambivano".

Non è stata un'annata particolarmente brillante la prima del nuovo club marchiato Paparesta: "Io credo che si debba guardare in positivo. La società era appena nata, bisognava costruire fin dalle fondamenta. Speravamo d acciuffare almeno i playoff, ma sono convinto che si siano poste le basi per un futuro radioso".

L'uomo mercato lascia il capoluogo con qualche rimpianto nel bagaglio: "Mentirei se dicessi che non ho rimorsi. Sul mercato, forse si poteva condurre meglio la campagna di rafforzamento estiva. L'altro dispiacere è quello di lasciare una piazza unica. Ora capisco perchè Bari imprime una traccia indelebile. Quì c'è una passione senza pari che entra nella pelle. Ecco perchè il Bari non può non diventare una delle prima sei o sette realtà stabili del massimo campionato. E quando questo avverrà, magari potrò dire con orgoglio di aver fornito anch'io un contributo nella fase della rinascita". 

Sul futuro: "Qualche interessamento è arrivato. Ora ho tempo per valutare attentamente ogni prospettiva. Amo il mio lavoro e mi auguro di poter cogliere presto un'opportunità che mi coinvolga come è avvenuto a Bari".

Infine un pensiero rivolto al tecnico Davide Nicola: "E' uno dei migliori allenatori in circolazione. Ha una forte caratterialità ed è un uomo leale. Le carte in regola per far bene non mancano: purtroppo saranno i risultati ad esprimere il giudizio finale".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 luglio 2015 alle 07:25
Autore: Ivan Barnabà
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