Il Bari non ci sta. E starebbe pensando, in queste ore, di passare dalle parole ai fatti. Gli arbitraggi accumulati nelle prime 11 giornate di campionato (più la parentesi estiva in Coppa Italia) non son piaciuti alla società biancorossa. Da parte del presidente Paparesta esiste dell'inevitabile seccatura, da quella dell'ambiente una pericolosa sensazione di accerchiamento. "Sarebbe già pronto un dossier in società, contenente i torti arbitrali collezionati dal Bari nei primi undici turni. Dall’espulsione di Caputo contro il Perugia, ai due rigori non concessi ai biancorossi contro il Varese, fino ai quattro penalty (generosi, a parere del Bari) fischiati contro Donnarumma e soci negli ultimi 360’", si legge oggi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.

Un intervento, dunque, in piena regola. Mosso da una personalità autorevole, quella dell'ex arbitro Gianluca Paparesta, attuale timoniere del club. Chi meglio di lui? Internazionale fino al 2008, non ha mai abbandonato il suo antico amore, dedicandosi a moviole e disamine, fin dal post-calciopoli. Oggi, con un ruolo di estrema responsabilità cucito addosso, si sente in dovere di intervenire nel rispetto delle parti, ma con fermezza. "Così non va", aveva dichiarato già martedì, amareggiato, dopo il contestato pareggio del San Nicola.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 09:15
Autore: Davide Giangaspero
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