Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Questa la domanda che molti tifosi del Bari si sono posti dopo il pareggio per 1-1 ottenuto dai biancorossi contro il Catania. La risposta? Condizionata dalle legittime aspettative di ognuno, anche se in molti speravano - per una serie di ottimi motivi - in una vittoria.

Bicchiere, quindi, mezzo vuoto. Al di là del punticino. L'occasione era di quelle ghiotte: Catania in crisi e falcidiato da assente pesanti, Bari reduce da due successi di fila e sospinto da 25mila spettatori che, nonostante l'incessante sostegno, non sono riusciti (ma non è mica colpa loro!) ad accompagnare i biancorossi verso un successo che avrebbe dato ben altro sapore alla classifica.

A fine gara, solo De Luca (autore del gol del pareggio) è stato onesto, ammettendo che la prestazione non è stata ottimale e che le ambizioni per la gara in questione erano ben altre rispetto al risultato ottenuto. Mister Nicola, invece, si è detto tutto sommato soddisfatto. La sua squadra, sotto di un gol, ha avuto la forza di raddrizzare la partita nei minuti finali. "Qualche settimana fa questa partita l'avremmo persa"  il ritornello udito davanti agli spogliatoi a fine partita. Vero, ma è altrettanto vero che il Bari aveva il dovere (e forse il potere) di fare di più.

Parentesi Caputo. Il capitano (è giusto definirlo ancora così?) è entrato solo nel finale e solo dopo il gol del vantaggio rossoblù. Pochi minuti in cui il numero diciotto non è riuscito a dare il suo contributo. Concedergli qualche minuto in più, gettandolo nella mischia magari prima (e non dopo) la rete di Rossetti, avrebbe forse potuto sortire altri effetti. Se vuoi davvero provare a vincere partite bloccate come quella con il Catania devi dare - durante la stessa - segnali forti alla squadra e all'avversario. Mettere Caputo dieci minuti prima del suo effettivo ingresso in campo, ed inserirlo sullo 0-0 e non a risultato semi-compromesso, avrebbe probabilmente dato una svolta diversa alla gara e all'atteggiamento degli stessi interpreti.    

Sezione: Copertina / Data: Mer 04 marzo 2015 alle 10:45
Autore: Andrea Dipalo
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