"Questa curva qua... è da serie A!". La tifoseria ha parlato. Il messaggio, espresso dal cuore più caldo del tifo biancorosso all'indirizzo degli undici in campo e dello staff tecnico, è parso come un inequivocabile attestato di sfiducia dopo l'ennesima occasione gettata al vento. Già, perché ad accendere le frustrazioni, i pensieri e le angosce dei supporters non sono tanto i risultati, nel calcio tutto può accadere e la fortuna spesso ci mette lo zampino, quanto le prestazioni. Non è ammesso arrendersi prima di scendere in campo. Mai!

Il Bari ieri ha giocato per buona parte della sfida in superiorità numerica. Ma nessuno sembra essersene accorto. La squadra ha provato a scuotersi dal proprio torpore dopo il gol del vantaggio bolognese ma il risultato non può considerarsi soddisfacente. Undici leoni in campo? Solo sugli spalti. Sono i tifosi i veri vincitori in questa tormentata stagione.

PASSIONE DA SERIE A - Magra consolazione per Bari. E non solo per i numeri registrati ieri sulle tribune dell'astronave (38.436 gli spettatori, ndr). Il pubblico ha ancora una volta vinto la sua personale sfida aggiungendo al proprio curriculum un altro prestigioso record. Poi c'è il consueto, incessante ed encomiabile sostegno della Nord, ma questo fa ormai notizia solo per chi non conosce l'amore che lega un'intera città ai suoi colori: dolce condanna per un popolo destinato a soffrire, sempre e comunque.

ILLUSIONE - Lampante il monito del presidente Paparesta dopo la beffa di Trapani: "Chiamatemi pazzo ma bisogna crederci". Ecco dunque gli innumerevoli tentativi di tenere su il morale dei giocatori e soprattutto quello dei tifosi. Prima l'intuizione con la vendita libera dei biglietti a 1 euro, e la conseguente corsa (ai botteghini o da casa) per accaparrarsi l'ambito tagliando. La settimana biancorossa è stata accompagnata da un crescendo di emozioni tangibili e latenti: tutti allo stadio per sostenere la Bari. Un'inarrestabile brama che ha pervaso i quasi 40mila del San Nicola, ancora sedotti dalle magie della scorsa annata, quella stessa magia che ieri pare essersi dissolta definitivamente. Il tempo è scaduto e con esso anche la pazienza della gente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 25 aprile 2015 alle 15:00
Autore: Fabio Mangini
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