Pochi dubbi e una pazza voglia di ripetersi. Con questo spirito il Bari è da ieri a Modena a caccia di certezze. Modulo confermato, uomini anche. Alla sezione titolari, come a quella riserve. E' in particolare scrutando la geografia di quest'ultima che a colpire è l'inedita abbondanza creatasi nelle ultime settimane. Alzi la mano in B chi può permettersi il lusso di lasciare in panchina almeno uno a turno tra Donati, Romizi e Minala. O chi può disporre di frecce offensive alternative dell'esperienza di De Luca e Caputo. Discorso a parte in difesa dove fin qui bocciature e scelte ad esclusione si son fatte preferire, nella complessa ricerca di equilibrio, all'imbarazzo della scelta.

DIFESA - Si è espresso con forza, sei giorni fa, il quartetto Sabelli-Rinaudo-Contini-Calderoni. Dalla torre è caduto un po' a sorpresa, complice pure qualche grattacapo fisico, Michele Camporese, fra i calciatori dal più alto minutaggio fin qui. E come non citare le posizioni di Rada e Benedetti: i due innesti del mercato di gennaio si sono rivelati poco proficui alle esigenze del reparto, almeno nell'immediato. Un gettone da titolare e poi il grande freddo per il rumeno, giunto dal Cluj su segnalazione di Zamfir e non ancora entrato pienamente nelle grazie di Davide Nicola (bocciatura che fa rumore). Benedetti, invece, è stato il colpo last-minute, in ritardo di condizione e non ancora in grado di esprimere appieno il suo potenziale. Vivono momenti di stand-by pure Salviato e Filippini che avevano iniziato il 2015 con solide maglie da titolari nella difesa a 3: il cambio di assetto li sta penalizzando, ma facile pensare che il loro eclettismo potrà rivelarsi importante già alla prima evenienza.

CENTROCAMPO - La batteria si è affollata con gli innesti di Schiattarella e Bellomo. E' cresciuta la posizione centrale di Donati, è finita per adombrarsi un po' quella di Minala. Una chance per tutti. Il desaparecido, al massimo, pare essere Tomislav Gomelt che pure aveva conosciuto un momento di lancio prima di Natale. Poi altre scelte, il mercato, e il croato è finito di nuovo in naftalina, con miseri margini di scongelamento.

ATTACCO - L'uragano Boateng si è abbattuto sulle scelte. Anche di modulo. Nicola ha capito che il Bari può sfruttare la forza delle sue correnti laterali. E' tornato a sorridere Galano, preferito in questo momento a De Luca. Lo scontento è Caputo, oggi ufficialmente vice-Ebagua. "Non è un esterno", ha sentenziato Nicola. L'altamurano si dovrà così accontentare di una posizione da possibile uomo della provvidenza, a gara in corso. Un ruolo probabilmente più circoscritto di un tempo, ma a suo modo assolutamente prezioso nel carnet di risorse che una formazione di primo piano deve saper sfoggiare nel corso delle sue partite. Per Caputo una prova di maturità dolorosa, ma necessaria.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 27 febbraio 2015 alle 16:15
Autore: Davide Giangaspero
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