Il mercato del Bari è pronto a riprendere. Dopo giorni di riflessione, la società biancorossa ha ben chiare quelle che saranno le mosse da consumare negli ultimi giorni di trattative, iniziato con gli arrivi di Ebagua e Schiattarella e proseguito - tra una cessione e l'altra - in sordina in attesa del forcing finale.

Tanti, troppi i nomi accostati in queste ore al galletto, soprattutto in attacco. Il club biancorosso, però, è molto concentrato su altri fronti. La difesa e la trequarti aspettano l'ultimo tassello per definirsi complete. Nonostante il gelo degli ultimi giorni, l'obiettivo del diesse Antonelli per la retroguardia resta Di Cesare del Brescia, con la vicenda Polenta che al momento appare una matassa difficile da sbrogliare. Chiaro anche l'obiettivo per il centrocampo, che si chiama Nicola Bellomo, con l'ex campioncino di Bari Vecchia ad un passo (siamo ai dettagli) dal ritorno a casa. 

Capitolo attacco. Con l'arrivo di Ebagua il reparto vanta oggi diverse soluzioni ed opportunità tattiche prima impossibili. C'è poi De Luca, c'è Galano (che sembra destinato a restare almeno sino a giugno), c'è il giovane Boateng ma c'è soprattutto Caputo, dato per partente dopo la panchina di sabato scorso ma sostenuto dal club, che non vuole privarsene. Il momento del capitano non è dei migliori, per lui è arrivato il momento di decidere: restare a Bari con l'aria che tira (nei suoi confronti) o provare a rilanciare le proprie quotazioni in una piazza diversa da quella attuale? La società spera nella prima ipotesi, aspetta il suo attaccante e sogna di vederlo fuori da questo momentaccio, che tanto momentaccio non è (Caputo è pur sempre il capocannoniere della squadra). Se il numero diciotto dovesse salutare, il club interverrà sul mercato per trovare un rimpiazzo. Se ciò non dovesse accadere, con ogni probabilità il Bari non prenderà nessun altro attaccante. Sullo sfondo, però, resta Cani. L'albanese, corteggiato anche dall'Inghilterra, non ha ancora ben chiaro dove sarà il suo futuro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 gennaio 2015 alle 22:30
Autore: Andrea Dipalo
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