Forse ci si era illusi o forse no. Quel che è certo è che il Bari, dopo la scoppola rimediata con il Palermo, è tornato repentinamente sulla Terra. La classifica, fortunatamente, continua a sorridere ai biancorossi, quarti e ad un solo un punto dalla promozione diretta nonostante le due sconfitte consecutive. Diverse le lacune evidenziate nelle ultime gare che, nelle cinque partite antecedenti le due sconfitte, sembravano risolte.

SI VINCE O SI PERDE – I galletti non hanno una via di mezzo. Solo due i pareggi sin qui raccolti, a dimostrazione di una mentalità offensiva conferita da Grosso ai suoi ragazzi. Spesso bisognerebbe ragionare un po' più con la testa, soprattutto quando la condizione fisica non è delle migliori e il collettivo sembra girare meno. Se il Bari avesse ottenuto due pari con Entella e Palermo, sarebbe solo al comando della classifica a quota 31.

DIFESA – La squadra continua a subire gol a grappoli. Venticinque le reti incassate in diciotto gare (1.38 a partita). Delle prime otto, solo l'Empoli ne ha subiti di più (ventotto). Con l'infortunio di Gyomber, i biancorossi perdono il miglior difensore centrale per rendimento. Toccherà all'ex tecnico della Primavera della Juventus cercare di trovare la quadratura definitiva. Sia con la difesa a tre che con quella a quattro, la retroguardia ha subito troppi gol. Ma non è solo un problema di uomini ma di compattezza di squadra. Con una condizione fisica complessiva non ottimale si potrebbe pensare, sin dalla prossima gara con il Perugia, ad un Bari meno appariscente sul piano della manovra ma più basso come baricentro, più solido in difesa e votato alle ripartenze. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 11 dicembre 2017 alle 11:00
Autore: Mario Caprioli
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