Puscas e Camara, ma non solo. Il Bari continua la sua caccia ai colpi di mercato che potrebbero aumentare lo spessore tecnico della squadra. Paradossalmente, però, la rosa biancorossa potrebbe contare già al suo interno gli uomini capaci di far saltare il banco. Il caso per eccezione è costituito da Cristian Galano. Il Robben delle Puglie, reduce da una stagione al di sotto delle aspettative, e più volte indicato come possibile partente, rappresenta oggi un enome punto interrogativoIl 10 lasciato a De Luca, e il più anonimo 24 acquisito, hanno confermato, oggi, un trend tutto da definire.

GALANO SI - Il foggiano, libero da problemi contrattuali e beghe fisiche, sarebbe un valore aggiunto per la categoria cadetta. Indiscutibile la sua capacità nel dribbling e nei calci da fermo, l'ala sinistra potrebbe garantire anche un notevole apporto in fase realizzativa. Contro il Bastia Galano ha vinto la sfida a distanza con il neoacquisto Sansone, risultando a suo agio negli schemi dell'allenatore torinese.

GALANO NO - Gli ultimi innesti di mercato, e il probabile arrivo di un altro tassello nel reparto avanzato, creeranno una sovrabbondanza a cui la società e la guida tecnica dovranno porre rimedio. Galano in questo caso potrebbe essere uno dei sacrificati anche in ottica di incasso economico. Un assai probabile abbandono del 4-3-3 inoltre priverebbe l'esterno di quello che è il modulo nel quale si esprime meglio.

Non resta che stare a guardare. Bari ha già vissuto casi del genere. Basti pensare a Igor Protti e alla stagione 1995/96. Da separato in casa a capocannoniere della A. Un precedente illustre.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 03 agosto 2015 alle 18:30
Autore: Gaetano Sebastiani
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