Forse è l'anno giusto. Tra coloro che hanno scritto pagine importanti di storia biancorossa, c'è chi è pronto a scommettere sulla promozione della squadra di Nicola. Uno di questi è Emiliano Bigica, ex centrocampista biancorosso, cresciuto nella cantera del Bari e capitano dei galletti allora guidati da Beppe Materazzi.

In un'intervista rilasciata ai colleghi di EPolis Bari l'attuale allenatore degli Allievi Nazionali dell'Empoli illustra quelle che sono le sue motivazioni: "Credo che abbiano tutte le carte in regola, sia per la qualità della rosa sia per le capacità dell'allenatore, per fare un campionato da protagonisti. Devono farlo cercando di arrivare tra le prime tre. Anche se avendo cambiato molto in estate, potrebbero aver bisogno di tempo per trovare i giusti equilibri. E pur avendo in organico così tanta qualità non è detto che li trovino subito".

L'arduo compito spetta dunque a Davide Nicola. Il suo lavoro prosegue e Bigica ne rammenta le qualità: "Il mister è sempre stato un passionale, un istintivo, una persona che da giocatore ha colmato la mancanza di doti tecniche con un grande temperamento. - ha sottolineato - Penso che questo possa trasmetterlo alla squadra. Nei rapporti umani è sempre stato schietto e sincero, e alcune volte questo atteggiamento può creare qualche problema. Ma non deve cambiare carattere, solo smussarlo, soprattutto quando ci si confronta con una piazza esigente come quella di Bari. I baresi, che hanno fame di successi, devono avere pazienza".

Bigica ammette di conoscere a memoria l'ambiente biancorosso e non lesina sogni e obiettivi: "Un giorno mi piacerebbe allenare il Bari. Far parte di un club per cui ho sempre tifato da bambino e dove sono cresciuto. Partirei anche dalle giovanili, ma io sono un tipo ambizioso e vorrei tanto allenare la prima squadra".

Tra i volti del nuovo Bari c'è forse qualcuno che più si avvicina a Bigica? "Non credo. Tuttavia c'è un certo Filippo Porcari che ha giocato con me da giovane a Novara. E' uno che non molla mai, i baresi impareranno a conoscerlo presto. Poi lui è abituato a vincere. Forse è il giocatore più simile a quelle che erano le mie caratteristiche".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 08 ottobre 2015 alle 10:15
Autore: Fabio Mangini
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