E' bastata una partita, giocata ad altissimi livelli, per far sì che il San Nicola lo adottasse. Parliamo di Kinglsey Boateng, arrivato in sordina a Bari nel mercato di gennaio, ma autentico mattatore nel successo casalingo contro il Lanciano. E pensare che Boateng quella gara non doveva neanche giocarla, prima che l'influenza intestinale di De Luca inducesse Nicola a puntare su di lui dal primo minuto. "Onestamente un esordio così era inimmaginabile - ha amesso il giocatore ai nostri microfoni  - Io ho continuato ad allenarmi seriamente, come un professionista dovrebbe fare. Quando poi è arrivato il mio momento ho saputo sfruttarlo. Futuro da titolare? Credo che chiunque giochi a calcio punti ad essere un titolare della propria squadra e a giocare il più possibile. Io farò il massimo per mettere in difficoltà il mio allenatore."

Il calciatore ghanese ha poi ripercorso l'azione che ha portato al primo gol biancorosso. "Ho ricevuto palla da Donati, ho dribblato un paio di uomini, ho visto Galano che tagliava e non ho pensato un attimo prima di servirlo. Poi lui ha fatto il resto. Il boato del San Nicola è stato qualcosa di incredibile. Un calciatore vive per certe emozioni".

Boateng sembra un calciatore totalmente diverso rispettto alla spaesata meteora vista ai piedi dell'Etna in Serie A con la maglia del Catania: "Forse mi sono affacciato al grande calcio in maniera troppo prematura. Sicuramente sono cresciuto tanto da allora. In questo senso l'esperienza in Olanda con il Nac Breda mi ha aiutato molto, lì si gioca un calcio più tecnico e più veloce. Consiglierei a qualsiasi giocatore un'avventura all'estero. La mia posizione ideale? Indifferentemente a destra o a sinistra in un tridente offensivo".

Chiosa finale sui progetti futuri, rimanendo però ben ancorati al presente: "Il Milan? E' ovvio che essendo cresciuto lì un giorno sogno di poterci tornare. Ma i sogni son desideri, per il momento penso solo al Bari e ad aiutare questa squadra a risalire la china".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 febbraio 2015 alle 12:50 / Fonte: Dai nostri inviati
Autore: Francesco Grossi
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