28 anni oggi. Una maturità centrata per la verità da un pezzo e messa a servizio del Bari nella sua nuova storia biancorossa. Riccardo Maniero è il centravanti ritrovato. Quello che, con i suoi gol, mantiene la sua squadra saldamente al secondo posto in classifica (in coabitazione col Crotone). 

"La rete nei minuti finali contro il Livorno mi ha dato una gioia immensa", rivela l'attaccante in un'intervista sulle colonne nazionali de La Gazzetta dello Sport. "Nel periodo del lungo digiuno, Nicola è stato fondamentale per me, ha saputo caricarmi. Nelle ultime due stagioni, mi ero abituato bene, realizzando 31 reti, tra Pescara e Catania. Ora sono a quota 5 reti, mi basterebbe arrivare a 10 gol, a patto di ottenere la promozione col Bari".

Sognava il Napoli, ha giocato con Verratti e Insigne, ha assaggiato pure la Juventus. Maniero ripercorre la sua carriera: "Quanti provini ho fatto per cercare di meritarmi un posto nel vivaio azzurro. Niente da fare, ogni volta mi consideravano magrolino. Giocavo nel Vomero e a 14 anni, grazie alla segnalazione di Franco Ceravolo, entrai nel settore giovanile della Juventus. Io, un giorno, nel Napoli? Fantacalcio… Resto un tifoso. Mi basterebbe arrivare a giocare al San Paolo con il mio Bari: io e De Luca contro il mostro sacro Higuain e mio “fratello” Insigne. Quel giorno chiederei pure la fascia di capitano!. Il Pescara? Che spettacolo quella squadra. Mi sento con Lorenzo e Ciro, ci scambiamo sms per complimentarci dopo i nostri gol. Beato Insigne, che può godersi Higuain. Alla Juventus ammiravo in campo Ibrahimovic. Higuain ha superato tutti, adesso è lui il mio modello preferito".

Il presente ha i colori bianco e rossi di un ambiente che lo coccola: "Il Bari è diventato la mia Juventus - assicura Maniero - Il Cagliari sembra di un altro pianeta ma noi siamo il Bari! Qui vivo benissimo, i tifosi mi fanno sentire importante".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 26 novembre 2015 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoBari
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