Una carriera ad alti livelli come quella di Franco Brienza non può passare inosservata all'interno del panorama calcistico italiano. Essere in grado di fare la differenza a 39 anni in un campionato come la Serie B è la sintesi di un professionista esemplare. Cultura del lavoro, serietà ed umiltà rappresentano i cardini di un uomo spesso sottovalutato.

292 presenze in Serie A (spareggi inclusi), 187 Serie B, 89 Serie C, 30 Coppa Italia e 14 in Coppa Uefa. Numeri importanti a cui si aggiungono le 100 reti realizzate, di cui alcune di pregevolissima fattura. Tre le sue vittime più autorevoli spiccano Inter, Milan, Roma e Juventus, colpita con tre maglie diverse (Palermo, Reggina e Cesena). Marcature mai banali e che hanno portato anche a storici risultati: Palermo-Juventus 1-0, Palermo-Roma 2-1, Reggina-Juventus 2-1, Palermo-Milan 2-2, Atalanta-Milan 2-1 e Cesena-Juventus 2-2. 

A Palermo tra il 2004 e il 2008 ha vissuto l'esperienza maggiormente importante e significativa. Insieme ai futuri campioni del mondo Barzagli, Barone, Toni e Zaccardo, riuscì a portare i rosanero al sesto posto in classifica, qualificandosi così per la Coppa Uefa. L'anno successivo fu protagonista dei gol decisivi nella prima vittoria europea del Palermo con l'Anorthosis (2-1) e del successo per 1-0 nell'andata degli ottavi sul blasonato Schalke 04. 

Pochi ricordano, inoltre, un bellissimo gesto di fair-play ai tempi della Reggina. In una trasferta a Palermo (settembre 2008) si ritrovò solo davanti al portiere dopo una scontro tra le teste di Balzaretti (avversario) e Corradi (compagno di squadra). Il fantasista, invece di concludere a rete e portare in vantaggio i suoi, preferì buttare la palla fuori per permettere l'entrata dei sanitari. Un gesto, mai troppo sponsorizzato, ma molto simile a quello di De Canio in un famosissimo Everton-West Ham. 

Nell'agosto 2016 il fantasista ha poi deciso di rimettersi in gioco a Bari in Serie B. Una scelta coraggiosa ma che sicuramente rispecchia la carriera di Brienza, quando dopo la retrocessione con la Reggina preferì di rimanere in cadetteria per due stagioni, ritrovando la A da protagonista con il Siena di Antonio Conte. Il classe '79, a suon di prestazioni positive, è riuscito subito ad entrare nel cuore dei tifosi biancorossi, collezionando fino ad oggi 54 presenze, 8 reti e 9 assist

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 19 marzo 2018 alle 20:00
Autore: Gianmaria De Candia
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