"Non è facile digerire la botta Novara, soprattutto per come si era messa. Come giudico la mie esperienza al Bari? Numeri alla mano, ho totalizzato due punti in meno rispetto all'andata guidando una rosa senza, ad esempio, Sabelli e Del Grosso. Senza terzini veri, non è semplice per il mio modo di fare calcio. Abbiamo portato Maniero e Rosina in doppia cifra, insomma qualcosa di buono è stato fatto". Mister Camplone, dalle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno, ha sfogato così il suo pensiero dopo la stagione, beffarda, appena andata agli archivi con l'eliminazione dei biancorossi dalla corsa playoff. 

"Avremmo potuto dare un po di più sotto l'aspetto della continuità, ma quando si entra in corsa si affrontano tante questioni - ha proseguito il tecnico abruzzese - Il primo mese l'ho dovuto utilizzare per rifinire la preparazione secondo le mie idee di gioco. Abbiamo lavorato 24 ore su 24 per il Bari, abbiamo fatto il massimo. Ho cercato di cambiare la mentalità della squadra, di renderla più offensiva. Non ho nulla da rimproverarci".

Rapporti tesi nello spogliatoio? Camplone smentisce, anzi ammette di avere avuto un ottimo rapporto con la squadra: "Con la squadra ho sempre avuto un rapporto schietto, mai problemi. Ho allenato uomini. Dopo esternazioni tipo Entella, non c'è stato nessun chiarimento. Hanno accettato. Non ho mai litigato con nessuno. Negli ultimi giorni ho sentito tanti giocatori, ci siamo scambiati gli auguri per il futuro".

Futuro in bilico. In molti danno l'ex Perugia ormai lontano da Bari. Ma Camplone non sembra così convinto che la sua avventura in biancorosso sia già finita: "Con Paparesta ci siamo sentiti. In questo momento il presidente ha altre cose per la testa. Sento 200 nomi in giro. Dopo il 3 giugno ci risentiremo. Ancora io in panchina? Mi piacerebbe ripartire dall'inizio. Poi c'è da capire l'umore della piazza, se mi riaccetta".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 30 maggio 2016 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoBari
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