"Sarà emozionante tornare nella mia casa, tra la mia gente". Alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il suo Bari, Gaetano Castrovilli, ora alla Cremonese, ha le idee chiare ed è determinato a far bene, nonostante debba contendere la qualificazione al quarto turno ai colori che ha tanto amato in passato. "A Bari ero molto legato - ha continuato il fantasista ai microfoni di TuttoBari - non è stato facile lasciare la città pugliese. Spero di poter giocare e fare un'ottima partita ma se dovessi segnare, non esulterò".

Immancabile è un riferimento all'esperienza in biancorosso. E l'album dei ricordi viene sfogliato, pagina dopo pagina: "Nel mio cuore resterà ben impresso il ricordo dell'esordio a La Spezia (maggio 2015, ndr) e la prima partita al San Nicola. Avevo mantenuto la promessa fatta a mio nonno: esordire con la maglia del Bari". Ma c'è un rammarico: "In occasione di una rete realizzataavrei voluto esultare con lo storico trenino".

L'approdo a Cremona è giunto dopo l'esperienza semestrale nella Fiorentina, con la quale ha sfiorato il titolo nazionale. Ma con i viola nessuna presenza in prima squadra. Rimpianti? Macché. Al contrario, il giovane calciatore ha rimarcato i lati positivi: "Mi sono sempre impegnato e sento di essere cresciuto molto a livello fisico". Il presente è la Cremonese, e gli obiettivi sono chiari: "Spero possa essere l'anno della mia svolta personale - ha dichiarato - ma l'importante è conquistare la salvezza con la squadra".

Tornando indietro, un anno fa il giocatore era in rampa di lancio con Stellone, poi con Colantuono non si è saputo confermare. "Con il mister non ho avuto nessun problema - ha precisato immediatamente Castrovilli - forse ho peccato io. Non mi sono impegnato abbastanza e dal punto di vista fisico, non ho effettuato il giusto salto di qualità".

A Firenze, era arrivato con Giuseppe Scalera, attualmente al Bari ma in odore di cessione visto anche l'arrivo di Fiamozzi. Visto il rapporto molto stretto tra i due, Castrovilli ha consigliato così il suo ex compagno di squadra: "Non deve mai mollare, è già un calciatore. Anche se dovrebbe imparare a crossare (ride, ndr).

E infine, un augurio per il suo adorato Bari, che si appresta a vivere la settima stagione consecutiva tra i cadetti: "La piazza e la squadra merita la serie A".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 11 agosto 2017 alle 12:45
Autore: Gianluca Sasso
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