Domenica arriva il Lanciano. Una sfida amarcord dal sapore particolare che i tifosi del galletto sicuramente ricorderanno, autentici testimoni della rimonta perfetta: da 0-3 a 4-3. Era il 13 aprile 2013 quando l'astronave diventò teatro di una tra le partite più emozionanti della recente storia biancorossa. Recuperare un passivo del genere non capita tutti i giorni eppure quel pomeriggio, di due anni e mezzo fa, si verificò qualcosa di impossibile con la platea del San Nicola letteralmente in visibilio grazie alle prodezze dei suoi migliori interpreti: Sciaudone, e Caputo, su tutti.

Quel Bari, penalizzato in classifica e invischiato nella lotta per non retrocedere, schierava anche Sabelli e Defendi (autore del momentaneo 3-3), i due reduci della squadra allora guidata da mister Torrente. Da quel momento, il match con i frentani costituisce la pietra miliare che descrive al meglio il cuore e il carattere mostrati a più riprese dalla compagine biancorossa. Un gruppo che, tra le mille vicissitudini societarie e stipendi arretrati, riusciva comunque a tirare fuori il meglio di sè, nei momenti più difficili ed impensabili. Un po' - come si spera - possa capitare anche al Bari di oggi. La gara di qualche settimana fa con lo Spezia ne è la prova tangibile, e non solo per il risultato. E poi non dimentichiamoci la vittoria di sabato sul Latina: le due partite possono rappresentare indizi favorevoli della "garra" che contraddistingue il nuovo Bari di Nicola.

Bari-Lanciano 4-3
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 06 ottobre 2015 alle 11:00
Autore: Fabio Mangini
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