De Luca ha segnato, ma non ha risolto tutti i suoi problemi. Parola di Colantuono, e come dargli torto. Il tecnico  si è fidato della zanzara e lo ha presto messo al centro di un 4-3-3 che ha ridato minutaggio ad un giocatore che ha vissuto di pochi sussulti e di tante ombre il suo girone di andata. 

Se è vero che De Luca aveva già segnato a Latina, è anche vero che il numero dieci ha firmato appena ieri la sua prima prestazione sopra la sufficienza. Decisamente poco per un calciatore che al terzo anno di biancorosso sperava di invertire il trend negativo accumulato nelle due stagioni passate e che gara dopo gara ha messo in discussione il rapporto con i tifosi, sempre più fragile. Il gol di ieri è salvifico in tal senso e serve sia a ridare fiducia al ragazzo che ad allentare la vena polemica della tifoseria, probabilmente stizzita dalla "assenza di fame" confessata da De Luca in conferenza stampa.

Di fatto c'è che ieri De Luca (finalmente) si è fatto coinvolgere dalla partita e anche quando ha commesso degli errori ha tentato di recuperare il pallone, stimolato da un infermabile Colantuono che negli ultimi minuti si è dedicato a lui con particolare interesse (emblematica la sfuriata dopo il mancato raggiungimento della bandierina al 91'). Non era praticamente mai successo fino ad oggi.

Il 4-3-3 del nuovo mister diminuisce la concorrenza per De Luca (c'è Furlan, che ancora non ha trovato il ritmo giusto), che ha un tesoretto di gare fino a gennaio da sfruttare per convincere tutti che quel lato del campo dev'essere suo anche nel girone di ritorno.

Adesso il messaggio è chiaro: vietato sedersi sugli allori, pena la panchina. Firmato Stefano Colantuono.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 dicembre 2016 alle 20:30
Autore: Marco Fornaro
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