Un Bari in cerca di conferme. La stagione dei galletti è entrata nel suo clou e il futuro potrebbe riservare ancora delle sorprese nelle restanti dieci gare di campionato. Due risultati utili consecutivi dopo la debacle con l'Avellino e una squadra decisamente più matura e consapevole della propria forza. Pensieri e parole di uno dei leader della squadra di Nicola, Marino Defendi: "Si. E’ più robusto, consapevole dei propri mezzi e concede poco o nulla all’avversario. - ha spiegato il vicecapitano biancorosso ai colleghi de La Gazzetta dello SportCi conosciamo meglio. Abbiamo capito che non dobbiamo porci obiettivi a lunga scadenza, ma pensare solo all’ostacolo immediato".

Il centrocampista bergamasco tuttavia non sta attraversando una fase brillantissima della sua carriera. Qualche panchina di troppo nell'arco di questo torneo e i gol che stentano ad arrivare: "Ma non è un’annata vuota. - ha proseguito alla rosea Certo che non mi piace stare in panchina, ma il mister sa perfettamente ciò che posso fare. Adesso, piuttosto, la squadra sta girando bene. Non c’è motivo di cambiare. E io sono contento, indipendentemente se gioco o meno. Non sono il tipo che fa storie. Se c’è da sacrificarsi, sono pronto a dare il massimo anche in un ruolo non mio. Ma lo sanno tutti che vorrei sempre giocare da mezzala". Sulla scarsa vena realizzativa è categorico: "L’anno scorso ne ho fatti cinque. In questo campionato sono ancora fermo al palo. Cerco di non pensarci, ma è evidente che il gol mi manchi. L’importante tuttavia è che arrivino comunque i risultati".

Da capitano indiscusso di una formazione capace di sfiorare la serie A, Marino Defendi non ha avuto problemi a passare il testimone ad un altro simbolo della squadra, Ciccio Caputo: "Ho avuto l’onore di indossarla per una stagione. Ma anche lo scorso anno ho sempre detto che il capitano era Caputo. Diciamo che, avuta in prestito la fascia, l’ho restituita".

Intanto domenica cominicia un trittico di sfide particolarmente significativo contro formazioni che hanno dato parecchi dispiaceri nel girone d'andata. Secondo il calciatore biancorosso c'è un solo modo per cancellare questi ricordi, fare bottino pieno: "Uno stimolo, un motivo in più per raggiungere quanto prima i 50 punti. Ora siamo a metà strada tra la zona playoff e quella playout. Ovvero siamo obbligati a stare sempre sul pezzo. Non puoi fallire una partita, altrimenti ti ritrovi nei guai. Ma se centrassimo un bel filotto, magari chissà…".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 24 marzo 2015 alle 09:00
Autore: Fabio Mangini
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