Una gara così, Isaac Donkor, forse non la scorderà mai. Nel calcio capita così. Gesti tecnici straordinari entrano nell'immaginario dei tifosi per sempre, macroscopici errori restano, a lungo andare, solo nelle psicologie di chi li fa. Dicono che sbagliando s'impara. Donkor, 21 anni non ancora compiuti, di tempo ne avrà tanto. Certo è che le ore seguenti alla beffa di Crotone hanno visto proprio il difensore di origini africane al centro di critiche feroci e accuse di non coerenza con la categoria. Dapprima, stordito dall'irriverente Stoian, una reazione che poteva costare cara già nel primo tempo. Poi, sul finale, la grande macchia del retropassaggio troppo comodo per Guarna, a sua volta avventato sull'avversario gentilmente servito. Frittata compiuta e tre punti gettati all'aria.

Eppure la memoria non dovrebbe ingannare. L'esordio di Donkor in biancorosso fu brillante. Contro Pro Vercelli e Novara il giovane di proprietà dell'Inter esibì una certa disinvolta tanto che l'ennesimo infortunio muscolare nella gara con la Salernitana di novembre dispiacque non poco a club e tifosi, felici di ritrovare Donkor sul finire dell'anno con prospettiva su un 2016 da protagonista, e per ora invece abbastanza deludente.

Come recuperare? Con una grande dose di energia personale, e magari anche con un po' più di comprensione. Il fondo, del resto, sembra toccato. Sarà Camplone, al massimo, a scegliere di considerare o meno l'opportunità di un periodo di riflessione. Passi l'ironia ma non potrà certo vincere la teoria un po' più cavernicola di taluni che, comprensibilmente delusi, hanno chiesto, esagerando, la testa di Donkor da qui a fine campionato. Esistono anche gli errori. Recuperare si può.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 07 febbraio 2016 alle 19:25
Autore: Davide Giangaspero
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