In casa-Bari è tempo di ultime occasioni. L'avvento del nuovo tecnico, ora, mette tutto in discussione e i due mesi che ci accompagneranno verso la finestra invernale del calciomercato saranno decisivi per la riabilitazione di calciatori inutilizzati dalla vecchia gestione e per il recupero di altri che le loro carte, sino ad oggi, le hanno giocate piuttosto male.

Come Rafal Wolski, arrivato con furore da Firenze per esplodere tutto il suo talento in un ambizioso campionato cadetto. Le cose non sono andate secondo il previsto e il polacco, lanciato subito in campo alla prima occasione contro il Frosinone, ha avviato una serie di gare poco convincenti che hanno costretto Mangia a relegarlo in panchina, per poi restituirgli chances piuttosto sporadiche a cui non sono seguite risposte adeguate. A giustificare la scarsa incisività del numero ventuno c'è il sistema tattico che non è sembrato sposarsi con le caratteristiche di quello che è da ritenere a tutti gli effetti un trequartista puro. Sia sul versante mancino dell'attacco che in posizione di mezz'ala, infatti, Wolski non è riuscito a mettere in luce le sue qualità tecniche, oscurate gara dopo gara. L'ultimo tentativo è nelle mani di Nicola, (che sta iniziando a lavorare sul 3-5-2), che potrebbe integrare il classe '92 nei tre di centrocampo. L'ipotesi di un rientro temporaneo alla Fiorentina e di un addio anticipato al Bari è delle ultime ore. Il cambio in panchina è l'ultima spiaggia per tentare di salvare una stagione sino ad ora traumatica per il calciatore.

Da monitorare con attenzione anche la posizione di Adrian Stoian, ritornato a Bari con l'intenzione di riscattare le poche presenze in Serie A e incidere nella squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta. Ma il rumeno ha deluso tutte le aspettative. E se le prime difficoltà riscontrate con il 4-4-2 hanno nascosto i limiti del numero venti nella primissima parte di stagione, anche il passaggio alle tre punte non ha giovato, con Stoian sempre più spesso relegato in panchina. Il pubblico ha già sottolineato il proprio disappunto nei confronti dell'ex Chievo, ora chiamato a reagire dopo i primi mesi da incubo. 

Poi c'è chi il campo lo ha potuto vedere solo dalla panchina e che attende una chiamata per poter dimostrare in partita le proprie qualità. Basti pensare a Lorenzo Filippini, terzino scuola Lazio, che nonostante le molteplici defezioni delle ultime settimane non è stato mai inserito da Devis Mangia. Anche per lui il tempo per convincere Nicola sarà importante. O il futuro potrebbe guardare in altre direzioni.

Fari puntati anche su Enrico Guarna, che adesso ricomincia alla pari di Donnarumma e spera di recuperare la porta. Attende riscatto Rozzi, chiamato sin qui in causa pochissime volte per rarissimi spezzoni. Un passaggio al 3-5-2 creerebbe tutti i presupposti per intensificare il minutaggio.

Spera anche Joseph Minala, autore di una sola mezz'ora contro il Modena. "Si allena poco seriamente", ha detto Mangia prima di fare le valigie. Mai come adesso sarà necessario raddoppiare le energie per mettere in crisi un tecnico che ora ha bisogno di valutare tutti con i propri occhi. Da zero. È da lì che si riparte.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 19 novembre 2014 alle 18:00
Autore: Marco Fornaro
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