Dopo due giornate di stop forzato causa squalifica, rimediata a seguito dell'espulsione contro la Pro Vercelli, Giulio Ebagua è pronto a riprendersi il suo posto al centro dell'attacco biancorosso, sperando di poter nuovamente tornare a gonfiare la rete dopo la doppietta rifilata al Frosinone oltre due mesi fa. Nella conferenza stampa odierna tenutasi al San Nicola, la punta italo-nigeriana ha spaziato su diversi argomenti: dal suo ritorno in campo fino agli obiettivi dei galletti, passando per l'ostica trasferta di Trapani dove sabato pomeriggio, il Bari si giocherà probabilmente le ultime possibilità per agguantare i playoff, ad oggi distanti cinque lunghezze.
"La squalifica non mi ha fatto male, però mi ha dato fastidio perché mi sentivo in ottime condizioni. Sono stato molto bene in questo periodo, mi dispiace aver perso un periodo che poteva rivelarsi importante per me. La squadra mi aspetta, devo dare di più a livello realizzativo. Sono in debito nei confronti del Bari, lo riconosco. Ammetto i miei errori, io guardo i numeri e adesso mi danno torto per quanto riguarda l'avventura qui. Sono contento delle mie prestazioni che ho sfoderato a Bari, ma certo non ho realizzato tanto. Ora sono più completo, ho imparato a giocare da unica punta, non l'avevo mai fatto. Non mi è mai piaciuto il 4-3-3 ma il mister ha fatto un ottimo lavoro su di me e lo ringrazio. Mi manca solo il guizzo finale in alcuni frangenti.".
A proposito dell'astinenza dal gol, ha affermato: "Si tratta del digiuno più grande avuto negli ultimi anni. Ne ho avuto uno simile a La Spezia, poi feci dieci reti una dietro l'altra. Non mi fascio la testa, ma di certo posso dire che mi pesa non segnare. Mi sento ancora con la pancia vuota. La svolta a Trapani? Tutte le partite sono importanti. Non andare in doppia cifra è un peccato, considerate le 42 partite che si disputano in B".
Sul periodo che sta attraversando la squadra, Ebagua ha dichiarato: "Vedo un Bari con personalità e più consapevole dei propri mezzi. Ternana e Crotone trampolini di lancio mancati? Ce ne sono stati molti in stagione e non sono stati sfruttati, abbiamo delle colpe se non abbiamo mai fatto il salto definitivo. L'allenatore mi ha già dimostrato tanto. Non credo ci saranno cambi di modulo perché adesso abbiamo trovato un certo equilibrio. A partita in corso si può cambiare. L'obiettivo dei 50 punti? E' stato il mio unico chiodo fisso da quando sono qui. Abbiamo girato a venticinque punti, e non pensavo ad altro che raggiungere quella cifra. Ora badiamo partita dopo partita, cercando di fare qualcosa di importante".
Poca incisività in attacco? Il possente attaccante ha spiegato così questo limite denotato dai biancorossi: "Ci vuole maggior qualità per concretizzare di più. A volte si ha paura di sbagliare e puntualmente si sbaglia.Se creiamo tanto vuol dire che stiam facendo bene ma manca la necessaria lucidità e concretezza negli attaccanti. In più probabilmente pecchiamo di malizia e scaltrezza per prenderci un rigore o fare una giocata che può fare la differenza. Facciamo tutto bene, poi arriviamo lì e ci perdiamo".
Il futuro è ancora tutto da decifrare ma Ebagua ha già le idee chiare: "Mi fanno piacere le dichiarazioni del presidente Paparesta che mi ritiene utile per il Bari. Gli ho già detto che posso stare un altro anno a Bari senza problemi, cercando anche di farmi perdonare per l'annata fatta fino ad ora, a meno che non ci riesca in questo rush finale".
Sulla cazzimma, evocata nell'ultima intervista rilasciata quasi un mese fa: "La cattiveria agonistica ce l'hai o non ce l'hai. Ci sono giocatori che oltre ad avere un immenso talento, hanno anche questa cattiveria che hanno forza sempre per rincorrere l'avversario. Penso a gente come Robben e Ribery che a differenza di Kakà e Del Piero possiedono quella qualità. Tornando al Bari, credo che la squadra ha carattere e lo ha dimostrato recuperando un po' di partite allo scadere. In altre occasioni avremmo potuto sbloccarle ma non ne siamo stati capaci. Sicuramente dei match sarebbero potuti terminare diversamente".
La chiosa è dedicata al Trapani, prossimo avversario del Bari di Nicola: "A Trapani ho giocato una sola partita e ho anche segnato. Ero allo Spezia e la partita finì 1-1. Per noi sarà una partita molto importante in quanto potrebbe dare quell'ottimismo, quell'input giusto che potrebbe portare a fare qualcosa di importante in questa stagione nata male. Personalmente spero di giocare con la stessa intensità dimostrata contro la Pro Vercelli ma prima di tutto spero di arrivare a fine partita questa volta (ride, ndr). Sette partite possono cambiare la stagione del Bari, spero di segnare almeno quattro-cinque reti".
Autore: Gianluca Sasso
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