Un'avventura affascinante a stretto contatto con i giovani. Per Nicola Legrottaglie, originario di Gioia del Colle, un dolce ritorno alle origini, lui che è cresciuto calcisticamente nelle giovanili biancorosse non riuscendo tuttavia ad esordire in prima squadra. Adesso la possibilità di fare esperienza come allenatore degli Allievi del Galletto.

La nostra redazione lo ha contattato - in esclusiva - per tracciare un primo bilancio sul suo nuovo ruolo all'interno della grande famiglia biancorossa. L'ex difensore di Juventus e Milan ha poi spaziato anche sui temi riguardanti il Bari di Devis Mangia.

Mister come sta procedendo la preparazione dei suoi ragazzi dopo queste prime settimane?Lavoriamo bene, i giocatori sono in gamba e c’è voglia di divertirsi. Dopo i primi giorni di lavoro noto con piacere anche alcuni giovani prospetti interessanti. Alcuni possiedono qualità importanti poi naturalmente toccherà ad ognuno di loro metterli in pratica attraverso la disciplina. Chi riuscirà ad ottemperare a quei principi che reputo fondamentali nella propria formazione quali la lealtà e la giustizia allora potrà diventare un vero calciatore”.

Proprio il nuovo progetto Academy Bari, presentato di recente dalla dirigenza, potrebbe essere un fulgido esempio nella formazione delle nuove leve?Si, i propositi sono buoni, ma bisogna metterli in atto. Il Bari sta cercando di costruire un futuro roseo con la nuova società che ha capito finalmente la strada da percorrere: focalizzare le proprie attenzioni sull’universo giovanile. Possiamo esultare per quello che è da considerarsi già un traguardo importante. La filosofia è cambiata, il mio augurio è che possa farlo presto anche l’intero sistema calcio”.

Spostiamo l’attenzione sulla prima squadra impegnata questa sera con l’Avellino. A preoccupare i tifosi sono le sbavature difensive mostrate nell’ultimo match con il Savona. Lei che ha giocato da difensore quali consigli darebbe al reparto arretrato?Ho letto delle critiche ai difensori del Bari dopo la gara di Coppa Italia. Durante la mia carriera ho sempre sentito come leit motiv ‘la difesa è il punto debole della squadra’. Non è assolutamente vero. Quando le cose vanno male non bisognerebbe attribuire le colpe solo ai singoli, in questo caso sarebbe meglio parlare di fase difensiva in cui tutti devono saper difendere, all’occorrenza anche gli attaccanti. La squadra ha presentato qualche piccolo deficit, ma siamo agli inizi e non voglio dare giudizi affrettati e inopportuni. Nonostante siano partiti Ceppitelli e Polenta i biancorossi hanno acquisito tra le proprie fila un giocatore esperto come Contini che, da uomo spogliatoio, darà una grossa mano anche i più giovani. Per cui diamo tempo ai ragazzi e al mister, e vedrete che riusciranno a trovare l’equilibrio giusto. Sono sicuro che qualcosa comincerà ad intravedersi già dalle prime giornate di campionato: presto il Bari avrà una sua identità precisa”.

Intanto chi sta dimostrando di avere le idee chiare è il pubblico. Ieri è stata superata la quota degli 11mila abbonamenti. Siamo di fronte ad un vero e proprio fenomeno trainante dopo l’avvento di Paparesta...L’esempio dello scorso anno deve farci riflettere. Non mi stancherò mai di sottolineare la grande sportività del pubblico di Bari che ha omaggiato i propri beniamini nonostante il mancato accesso alla finale play off. E’ una soddisfazione vedere i tifosi così colmi di passione e desiderosi di incitare in massa la squadra. Quando poi in un gruppo c’è una simile coesione i risultati sono la diretta conseguenza. Come si dice l’unione fa la forza e il Bari con la sua tifoseria ha davvero una marcia in più”.

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Sab 23 agosto 2014 alle 16:00
Autore: Fabio Mangini
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