Negli annali del calcio e, soprattutto, nella storia del Bari, il suo nome resterà per sempre legato ad una delle più atroci disfatte del club biancorosso. Ma Giuseppe Pillon, nonostante tutto, conserva ancora oggi un ricordo tutto sommato positivo di società e tifoseria. Qualche anno dopo, poi, il riscatto in Serie A con il Chievo Verona, passando alla storia come il tecnico in grado di portare i Mussi Volanti per la prima volta ai preliminari di Champions League.

Cosa aspettarci da questo Bari e quali insidie la squadra di Nicola dovrà superare per raggiungere traguardi importanti? L’abbiamo chiesto in esclusiva proprio al tecnico di Preganziol, in Puglia nella stagione 2003/04.

Domani si affrontano Bari e Spezia: due squadre che hanno cambiato molti effettivi nel loro organico, soprattutto i biancorossi. Che gara si aspetta?

“Sono curioso anch’io di vedere cosa accadrà e cosa faranno entrambe. Il Bari sicuramente ha fatto una grande squadra, secondo me è una seria candidata alla promozione. Lo Spezia è una squadra molto tosta ed organizzata. Prevedo una gara difficile e molto combattuta, e voglio davvero vedere cosa ne verrà fuori”.

Molti gli acquisti di rilievo: Porcari, Valiani, Maniero e Rosina. Dove possono arrivare i galletti?

“Direi che è stato fatto uno squadrone. Porcari lo conosco bene, l’ho avuto a Carpi. Rosina, Valiani… tutti giocatori molto importanti. Parliamo di una squadra forte e che è candidata alla vittoria finale. Può ambire a grandi traguardi, e poi c’è questo Maniero che in B è assolutamente all’altezza. Di squadre superiori direi solo il Cagliari. Per il resto può giocarsela con tutte”.

Cosa non ha funzionato secondo lei nella scorsa stagione? Anche allora si parlava di favori del pronostico.

“La B è sempre molto difficile, e quando magari si parte in un certo modo è sempre difficile recuperare. Chiaro poi che con il cambio di allenatore, Nicola ha avuto il suo tempo per conoscere meglio i giocatori e si sono create una serie di circostanze che poi hanno impedito al Bari di poter fare i playoff. Con Nicola il Bari può fare grandissime cose”.

Veniamo ora a quelli che furono i suoi trascorsi in biancorosso. Una stagione negativa culminata nello spareggio di Venezia.

“Una stagione piuttosto turbolenta direi (ride, ndr). Un campionato difficile, ma coi tifosi ho sempre avuto un bel rapporto. Ho bei ricordi e al Bari sono rimasto legato. Mi hanno sempre voluto bene come allenatore, anche nei momenti di grande difficoltà mi hanno sempre sostenuto. Grande ricordo sia di loro che della società. Credo che nella gara d’andata col Venezia la partita l’avremmo potuta vincere anche con un più di un gol, anche se ebbi la grande sfortuna di perdere subito Valdes dopo un quarto d’ora. Rimane un grande rammarico, non eravamo una squadra che meritava di retrocedere. Purtroppo il calcio è fatto cosi. Ero arrivato qui che eravamo a sei punti di distacco dalla zona playout, avevamo raggiunto quasi la salvezza. Poi la sconfitta col Catania ci ha condannato a quel drammatico spareggio”.

Spinesi e Valdes ieri, Maniero oggi. Crede che i primi due avrebbero potuto fare la differenza in questa Serie B? Chi sceglierebbe tra i due ex bomber?

Maniero è sicuramente più giovane rispetto allo Spinesi di quel tempo, per quanto fosse decisivo. Può fare la differenza in questo Bari. Anche quel Valdes potrebbe farla ancora, anche lui ha poi fatto i suoi anni in Serie A. Ed il risultato sportivo non toglie dubbi sul fatto che anche con me a Bari sia riuscito a fare molto bene”.

Pronostico secco sulla gara di domani?

“Per me finisce uno a zero per il Bari”.

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Sab 05 settembre 2015 alle 14:00
Autore: Domenico Brandonisio
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