All'asta di venerdì mancano solo poche ore. Italiani, inglesi, russi, turchi: chi farà l'offerta più alta nel gran bazar biancorosso? E intanto il Comune che fa? Se alla prima domanda non possiamo rispondere, non avendo noi doti da preveggenti, per la seconda ci viene in soccorso Elio Sannicandro, assessore all'urbanistica e allo sport del capoluogo pugliese, che in esclusiva a tuttobari.com ha rilasciato queste interessanti dichiarazioni.

"La nostra amministrazione segue ovviamente con grande interesse la situazione del calcio locale e ci tiene a fare in modo che la storia del Bari continui grazie a nuovi affidabili investitori, che sappiano rilanciare i nostri colori. Ci tengo a precisare però questo: dire che stiamo supportando una cordata turca è falso", ha dichiarato il politico, "semplicemente ho incontrato emissari di società e fondi di investimento, contenitori finanziari che raccolgono per il mondo soldi poi da spendere dove possono nascere progetti interessanti. Parliamo di soggetti sia italiani che stranieri. Personalmente lavoro dal 2005 per creare le condizioni necessarie perchè trovi nuova linfa il calcio barese ed è in particolare sulla questione dello stadio che mi sono concentrato", ha dichiarato l'assessore, ben contento di rivelare la vicenda biografica che ha alimentato il suo interesse per il tema: "Trent'anni fa feci un master in Inghilterra e allora constatai quanto lì fosse considerato importante che gli stadi fossero di proprietà dei club. Oggi oltremanica i proventi delle attività connesse agli impianti sportivi rappresentano anche più del 50% dei proventi delle società. Un club che ha uno stadio proprio può lì svolgere attività collaterali, legate per esempio al merchandising: è insomma un valore aggiunto che dà patrimonializzazioni, capacità di investire e di contrarre debiti".

Così ha continuato Sannicandro: "Da quando sono assessore ho solo fatto l'interesse dell'amministrazione, non di una cordata specifica. Ad oggi posso dire che sono tanti i gruppi pronti ad investire qui, anche perchè ingolositi dalla possibilità di fare affari in campo immobiliare. La questione San Nicola in questo senso è centrale: vogliamo che sia affidato a nuove mani. Renzo Piano è, come noto, disponibile a rivedere il progetto, abbiamo fatto studi economici in proposito e sono state approvate delle delibere. Noi siamo pronti a cederlo o a darlo in concessione. I soggetti con cui ho parlato hanno apprezzato l'attuale stato delle cose, rassicurati da tutte le informazioni che gli ho fornito. Ora vediamo. Aggiungo, infine, che il Comune non può investire sullo stadio. Dobbiamo rifare molte strade della città, ci sono scuole che aspettano il nostro aiuto: il San Nicola oggi non è certo una priorità".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 15 aprile 2014 alle 14:15
Autore: Diego Fiore / Twitter: @DiegoFiore1
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