Troppo brutto per essere vero il Bari Primavera visto in quel di Roma. Il 5-1 in favore dei giallorossi ha i contorni di un vero e proprio collasso che ridimensiona fortemente i giudizi espressi nel corso della stagione nei confronti della truppa pugliese. 

Il tecnico Corrado Urbano, visibilmente infuriato, non usa mezzi termini nella consueta intervista post-partita concessa alla nostra redazione. "Ieri avevo detto che qualunque fosse stato risultato non sarebbe dovuta cambiare la consapevolezza nei nostri mezzi - esordisce - francamente però, non immaginavo una prestazione del genere. A tutto c'è un limite. Abbiamo fatto una figuraccia inconcepibile. Nel primo tempo conto due tiri nello specchio della porta per parte, ma loro sono andati due volte in rete e ci può stare visto la loro superiore qualità. A inizio ripresa ho visto una bella reazione, ma è durata appena che dieci minuti, poi siamo letteralmente crollati. Abbiamo preso dei gol che non si vedono neanche in terza categoria, qualcosa di assurdo! Per lunghi tratti ho visto una squadra disunita, sfilacciata, senza orgoglio. Una passività sconcertante. Oggi avremmo straperso qualunque fosse stato l'avversario, il fatto di aver giocato con la Roma ha solo reso più pesante il passivo".  

Se quello di Trigoria è certamente il risultato più clamoroso, la crisi del Bari, alla sua terza sconfitta consecutiva, ha forse radici più lontane, come ammette con estrema franchezza anche lo stesso tecnico, che nel frattempo non lesina pesanti stoccate nei confronti dei suoi giocatori. "E' un mese che vedo cose che non mi piacciono. Dalla trasferta di Crotone per l'esattezza. - spiega Urbano - Forse pensiamo di essere diventati quello che non siamo. Non so se per colpa di procuratori, genitori, siti, interviste, televisioni, ma qui qualcuno forse sta facendo voli pindarici che non può permettersi fare. Vedo troppa gente che gioca con la puzza sotto al naso, gente che si è montata la testa. Non mi riferisco solo alle partite ufficiali, da qualche tempo non siamo più in grado di vincere un contrasto neanche nelle partitelle infrasettimanali con gli Allievi. Qui molti non hanno capito che non hanno ancora fatto nulla nella loro carriera, e hanno ancora tutto da dimostrare. Serve urgentemente un bagno d'umiltà, quell'umiltà che ci aveva sempre contraddistinto e che da un mese a questa parte abbiamo perso. Ho un esperienza trentennale prima come calciatore e poi come tecnico, io sono sempre rimasto me stesso. I miei allenamenti e il mio modo di fare non sono mai cambiati, quindi onestamente non credo di essere io il problema. Quanto manca Leonetti? I suoi gol ci farebbero comodo, ma in più lui aveva una capacità che qui in pochi possiedono: quella di trascinare gli altri".

Nonostante l'inatteso ko della Lazio a Palermo lasci ancora accesa la fiammella per la conquista del secondo posto, il Bari visto nelle ultime gare farebbe bene a guardarsi prima alle spalle, visto che Catania, Empoli e Napoli continuano a vincere e sono ormai a una manciata di punti. Per finire dunque, Urbano spiega come fare per uscire dall'empasse: "Innanzitutto ho annullato il giorno di riposo, rinunciando anche ad impegni personali: domani mattina ci si allena. Da parte mia, combatterò con tutte le mie forze e sarò ancora più duro nei confronti di certi modi di fare. Qui si deve cambiare atteggiamento. Rivoglio una squadra cattiva, che lotta su ogni pallone e che riparte a mille all'ora. Rivoglio la mia squadra. Il nostro problema è nella testa e non permetterò che si butti all'aria una stagione." conclude il tecnico.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 18 aprile 2015 alle 17:15
Autore: Francesco Grossi
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