A Bari ha vissuto 6 stagioni intense, dal 1995 al 2001. Ha lanciato nel calcio professionistico un certo Antonio Cassano (all'epoca 17 enne, ndr) in un famoso match di campionato con l'Inter nella stagione 1999-2000. Ricordato dai titosi e soprattutto dai giornalisti per il suo carattere fumantino, da toscanaccio doc non ha mai abbassato la testa con i calciatori che ha allenato e cercando di lavorare con il materiale umano di cui poteva disporre, ha permesso al Bari di restare stabilmente in serie A. Stiamo parlando dell'ex tecnico dei galletti Eugenio Fascetti.
Il Bari è alla ricerca di un nuovo allenatore. Siamo certi che, se dovesse ricevere una chiamata dal diesse Angelozzi, il tecnico viareggino non si tirerebbe indietro e sarebbe pronto a risollevare le sorti della società pugliese. Fascetti conserva degli ottimi ricordi in merito alla sua parentesi barese. Segue le vicende della squadra e conosce bene tutti i giocatori che sono passati sotto la sua egida. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il mister toscano ricorda il suo approdo sulla panchina biancorossa e i suoi rapporti con Carmine Gautieri, il più accreditato a guidare il Galletto nella prossima stagione.
Tutto ha inizio nel dicembre 1995. Fascetti subentra a Beppe Materazzi. Il cambio al timone non impedirà alla compagine biancorossa di retrocedere in cadetteria (la stagione 1996-97 vedrà comunque un pronto ritorno in serie A dei galletti, ndr) e Fascetti ritorna con la mente a quegli anni indimenticabili..."Appena arrivato a Bari - ha esordito il tecnico viareggino - mi resi subito conto che avevo due frecce sulle fasce. Gautieri e Parente. Ma che teste, ragazzi! Se avessero sfruttato in pieno le loro potenzialità tecniche, avrebbero giocato ad alti livelli. Anche se, comunque, Carmine ha fatto la sua carriera". Il riferimento è all'esperienza romana con Zdenek Zeman.
Ma, nel corso dell'intervista rilasciata alla Gazzetta, Fascetti dimostra ancora una volta di non avere peli sulla lingua e descrive l'ex fluidificante biancorosso, sottolineandone pregi e difetti: "Un’ala alla Mora, alla Domenghini per intenderci. Con un’altra testa si sarebbe piazzato in nazionale in pianta stabile. Invece purtroppo aveva poca voglia di lavorare. Diciamo che qualche volta mi ha fatto incazzare. Ma è storia vecchia. Mi fa molto piacere che, con il passare del tempo, abbia capito e sia migliorato".
Tuttavia, non mancano gli elogi per la nuova avventura da allenatore, d'altra parte prima o poi si cresce nel mondo del calcio: "Nella vita si cambia. - ha precisato Fascetti - Da quel che ho visto, peraltro, è diventato un buon allenatore. È partito bene. L’anno scorso ho seguito il suo Lanciano in qualche occasione. Faceva un buon calcio, nonostante non disponesse di spiccate individualità. Insomma, in quella squadra si vedeva la mano dell’allenatore".
E sull'interessamento della società di Via Torrebella sull'ex tecnico del Lanciano, come fatto notare nella giornata di ieri dalla redazione di TuttoBari, Fascetti si mostra più che ottimista nella scelta, soprattutto per i consensi riscossi dal tecnico campano tra i tifosi: "L’ho letto sui giornali e non mi ha sorpreso, visto che è ancora libero. Sarebbe una buona scelta. Carmine ha il vantaggio di conoscere l’ambiente. E poi è un napoletano, è furbo, sa come muoversi". E sul gradimento della tifoseria: "Gautieri potrebbe lavorare in serenità. A Bari con certi tifosi o fai la guerra, o cerchi di andare d’accordo. Ai miei tempi io feci la guerra. Questione di temperamento. Ma ognuno è libero di comportarsi come crede".
La chiusura non poteva essere riservata che alla situazione societaria del Bari calcio, da mesi in attesa di conoscere il proprio futuro. Il rischio per Gautieri potrebbe nascere dal fatto di essere coinvolto in questo vortice ma Fascetti è categorico: "Si rischia dappertutto in Italia. Non ci sono panchine comode, se perdi 3 partite di fila sei fritto ovunque. Non scherziamo, Bari è una piazza molto stimolante. A prescindere dalla categoria, dalle contingenti possibilità economiche della società, da ogni presupposto. Bari resta sempre una grande occasione per un allenatore".
Autore: Fabio Mangini / Twitter: @fabiomangini27
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