Quando Bob Dylan scrisse Forever Young nel '74, Franco Brienza probabilmente non era neppure nei pensieri più remoti dei suoi genitori. 42 anni dopo una delle canzoni simbolo del cantante del Minnesota può sposarsi perfettamente con l'analisi di un calciatore con pochi rivali in B come Brienza. L'ex Palermo ha spento trentasette candeline a marzo, ma non per questo si sente dimesso dal mondo dal calcio. Anzi. In un torneo più fisico che tecnico come quello di B, Brienza dimostra sempre più come sia un calciatore con standard molto più alti rispetto a quelli del campionato in corso. 

Se l'età ha lasciato qualche perplessità in sede di acquisto, Brienza si è apprestato silenziosamente a ricoprire il buco lasciato da Rosina sia in termini di appeal che di esperienza. Come il collega con un passato nello Zenit, Brienza ha prima masticato panchina per poi imbottire più pesantemente il suo minutaggio. Con le assenze in serie di Monachello, Maniero e De Luca, Brienza ha comandato per due partite l'attacco titolare del Bari con il piglio del ragazzino e la fantasia di sempre. 

LA CHIAVE TATTICA - Provato nell'insolita posizione di esterno da Stellone nella prime partite, Brienza oggi è un giocatore più centrale all'interno dei progetti tattici del Bari: agisce alle spalle della punta in quello che assomiglia ad un 4-4-1-1. Parte qualche metro più indietro per riservarsi quasi sempre tre possibilità di gioco: permettere alla punta di attaccare la profondità (con il Brescia De Luca si è presentato davanti a Minelli cinque volte grazie a lui) o selezionare i due esterni da servire (Martinho ne ha beneficiato). 

LA MENTALITÀ - La forma è acquistata e Brienza rischia di diventare un insostituibile all'interno dello scacchiere di Stellone, che può servirsi della sua intelligenza calcistica e del suo piede educato per acchiappare partite beffarde come quella del Rigamonti. Stellone può e deve affidarsi ciecamente ad un calciatore che anche dopo un pareggio esterno ottenuto dopo un'ottima partita, tiene alta la concentrazione e dice che il Bari deve far vedere in modo più deciso di meritare le prime posizioni. Brienza è ancora affamato di vittorie e non ci tiene affatto a restar fuori dal giro che conta. Forever young.

Sezione: News / Data: Sab 01 ottobre 2016 alle 19:00
Autore: Marco Fornaro
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