Fare un gol in rovesciata ha da sempre un sapore speciale. Un simile gesto tecnico, forse il più bello ma anche il più difficile che esiste nel mondo del calcio, richiede una serie di caratteristiche particolari: estro, equilibrio, tecnica, fortuna ed anche un pizzico di sana "follia". Le prodezze acrobatiche di grandi campioni come Van Basten, Ronaldinho, Rivaldo, Maradona, Rooney sono rimaste impresse nell'immaginario collettivo. O sulle figurine della Panini come quella del difensore Carlo Parola. Ma anche calciatori meno quotati come Loria, Bressan, Moriero, Zampagna hanno avuto il loro personale momento di gloria. 

E anche a Bari in passato i tifosi hanno avuto la fortuna di assistere a gol in rovesciata: vi riuscì Sandro Tovalieri nel 1992 in serie B contro la Ternana, poi vi fu Igor Protti nel 1995 in serie A contro la Fiorentina. Sette anni dopo toccò invece al cileno Nicolas Cordova gonfiare la rete in un match di Coppa Italia contro il Catania. Ieri ce l'ha fatta anche Cristian Galano. L'esterno d'attacco dauno conferma di saper realizzare, quando è in giornata, reti d'antologia come già capitato quest'anno con Siena, Pescara, Ternana e Palermo. Il suo valore di mercato, complici le 9 marcature e le buone prestazioni, sta salendo di partita in partita, come l'interesse di diversi club del massimo campionato. Tra pochi mesi la nuova proprietà si troverà di fronte a un bivio: cedere il giocatore per monetizzare oppure farlo diventare un perno del nuovo Bari che darà avvio alla scalata verso la serie A. In attesa di schiarite sul fronte societario e, di conseguenza, sul calciomercato che verrà, Galano ha ancora nove gare a disposizione per rimpinguare il suo bottino di reti, assist (come quello per il gol di Sciaudone) e giocate d'alta classe. E un giorno, chissà, entrare nell'Olimpo dei campioni. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2014 alle 19:00
Autore: Francesco Serrone
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